Le sculture pubbliche di Bernar Venet a Nizza
A Nizza in uno spazio relativamente ristretto si trovano tre sculture monumentali dell’artista Bernar Venet, che è possibile scoprire attraverso una breve passeggiata tra i giardini Albert 1er e la Promenade des Anglais. Conosciamo dunque l’artista, che è profondamente legato alla città di Nizza per la sua formazione e per i suoi legami con gli artisti del Nouveau Réalisme.
Bernar Venet
Bernar Venet, nato nel 1941 nelle Alpes-de-Haute-Provence, fa il suo ingresso nel mondo dell’arte nel 1961, avvicinandosi presto all’arte concettuale. A Nizza conosce Ben e diventa grande amico di Arman, grazie al quale riesce a trasferirsi a New York. Marcel Duchamps diceva di lui: “Venet, vous êtes un artiste qui vend du vent”. Il suo gusto per la scienza lo spinge poi verso un’arte più “matematica”.
A partire dagli anni ’80 Bernar Venet abbandona gli angoli e gli archi su tela per creare opere monumentali e opta per l’acciaio corten. Questo produce uno strato di ruggine protettiva rossastra che è ormai il segno distintivo delle sue gigantesche spirali e dei suoi imponenti accostamenti di linee spezzate e curve interrotte.
Le sue opere, talvolta di dimensioni colossali e del peso di diverse decine di tonnellate, lo rendono famoso a livello internazionale e vengono installate negli spazi pubblici delle principali città del mondo: Parigi, Tokyo, New York, Pechino, Berlino, San Francisco. A questo periodo appartiene il grande monumento installato nel 1988 a Nizza nel giardino Albert 1er.
L’Arco di Venet nel giardino Albert 1er
Quando si passeggia in questi giardini pubblici o in occasione degli eventi che vi vengono spesso realizzati il grande arco di acciaio di Venet si impone alla vista come un grande accento posto proprio nel punto in cui la città corre verso il mare. L’Arc de 115°5 è una scultura monumentale di 19 metri di lunghezza la cui forma ricorda quella della Baie des Anges.
Lignes indéterminées
Negli anni ’90 Venet abbandona le forme dalla precisione matematica per dedicarsi alle Lignes indéterminées e agli Accidents. Fu in seguito a una sfortunata caduta di una serie di travi d’acciaio poste verticalmente contro un muro che Venet scoprì l’infinito mondo dell’imprevedibile. Da quel momento in poi, il caos, le combinazioni e la matematica del caso sostituirono la geometria e la trigonometria. “L’imprevisto” è la nuova parola d’ordine dell’artista. Un esempio di questa nuova visione è la scultura che si trova alle Ponchettes sul Quai des États Unis. Le Lignes indéterminées in acciaio laminato dipinto di nero sono un dono che l’artista fece alla città di Nizza nel 2007.
Poco distante da qui si trova l’opera d’arte più alta e pesante installata in spazi pubblici in Francia.
9 Lignes Obliques
78 tonnellate di acciaio Corten, 128 tonnellate di cemento per sostenerle e 30 metri di altezza: sono queste le dimensioni monumentali della scultura di Bernar Venet inaugurata a Nizza dall’allora Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. Innalzata nel 2010 per celebrare i 150 anni di annessione di Nizza alla Francia, la grande scultura si erge in piazza Sulzer come un faro visibile dal mare e offre al tempo stesso una continuità prospettica da place Masséna verso sud.
Secondo alcuni le 9 linee convergenti simboleggerebbero le 9 vallate di Nizza, ma l’autore ha spesso affermato che le sue opere hanno una loro identità e non hanno mai un significato o un simbolismo definito.
Con un valore stimato di 2 miliardi di euro, l’opera è stata donata dall’artista alla città di Nizza che ne ha pagato solo le spese di produzione e installazione.
Esplorate il sito dell’artista per conoscere l’insieme delle sue opere.