Profondo Rosso Goblin
70-80,  Music

1975. La colonna sonora di Profondo Rosso diventa l’emblema della musica da film horror

Ci sono pellicole la cui colonna sonora diventa una parte fondamentale del film, al punto che ce la ricordiamo ancor più della trama. È il caso di Profondo Rosso, il film di Dario Argento (1940), le cui musiche sono diventate non solo protagoniste assolute ma addirittura un emblema delle atmosfere e delle ambientazioni del genere di film per il quale sono nate.

Thriller o horror?

Profondo Rosso è un thriller chiaramente contaminato dal genere noir e dall’horror, che servirà a traghettare le opere dell’artista più decisamente verso i film dell’orrore, ma anche a sdoganare questo genere.
Numerosi elementi in questo film puntano a far nascere nello spettatore il sentimento della paura: magia, trauma, ricordo rimosso contribuiscono a creare una sensazione di costante terrore che culmina nei diversi delitti.

Profondo Rosso Clara Calamai

Musiche… da paura!

Oggi anche un solo accenno al tema principale della colonna sonora o alla canzoncina infantile che scatenava la furia omicida basta a far nascere il terrore che la pellicola si proponeva di suscitare, segno che i loro autori sono riusciti egregiamente nell’intento! Ricordiamo dunque chi erano.

Pink Floyd, Mike Oldfield o…

La colona sonora del film Profondo Rosso porta la firma dei Goblin, gruppo di rock progressivo che fu scelto da Dario Argento dopo che aveva provato a contattare niente meno che i Pink Floyd. Attirato anche dalle atmosfere di Tubular Bells di Mike Oldfield (Michael Gordon Oldfield, 1953), non si sa se avesse poi proposto anche a lui una collaborazione.

Goblin

… I Goblin?

Quello che è certo è che il gruppo semisconosciuto dei Goblin riuscì a realizzare un lavoro che oltre a restare nella top ten italiana per un anno, ebbe un successo planetario, diventando un cult persino in Giappone. Alla creazione della colonna sonora partecipò in realtà anche il musicista Giorgio Gaslini (1929-2014).

Giorgio Gaslini

Il famoso jazzista italiano aveva già collaborato con Dario Argento nei film Le cinque giornate e La porta sul buio. Compose poi parte delle melodie di Profondo Rosso e suonò lui stesso nella pellicola, ma per motivi di tempistica, nonché per il desiderio di Argento di utilizzare del rock, abbandonò il progetto e venne alla fine sostituito con i Goblin, che interpretarono e riarrangiarono anche le musiche da lui composte.

La band

Il gruppo era formato da Claudio Simonetti (1952, tastiere e piano), Massimo Morante (1952-2022, chitarra)  Fabio Pignatelli (1953, basso) e Walter Martino (1953, batteria).

I brani

Il lato A dell’LP è composto da  brani creati da loro. Per questi Dario Argento chiese espressamente che le composizioni assomigliassero il più possibile alle atmosfere di Tubular Bells. Sul lato B ci sono invece i brani di Gaslini rielaborati dalla band.

Profondo Rosso Daria Nicolodi

Daria Nicolodi

Per la scelta dei Goblin furono determinanti anche i consigli di Daria Nicolodi (1950-2020), protagonista femminile del film, con la quale, proprio a partire da Profondo Rosso, Argento instaura un lungo sodalizio sentimentale e artistico. Fu lei a suggerire al maestro del brivido Claudio Simonetti e il suo gruppo.

L’album

Le musiche risultarono perfette grazie a una corrispondenza incredibile tra le atmosfere create dai brani e quelle del film. Riascoltiamole, cominciando dal brano che porta il titolo del film e dell’album.

 

Profondo Rosso

Profondo Rosso è usata nella sigla principale e soprattutto nelle scene di attesa. Si tratta di un giro di note ripetuto ad oltranza sul quale si inseriscono via via i diversi strumenti. È un pezzo ipnotico e inquietante che sfrutta l’ossessività data anche dal ritmo serrato. La melodia è priva di pause e ripensamenti e suscita il terrore attraverso frasi fitte e poche note incalzanti e spietate.

Death Dies

Death Dies è un brano dall’intenso sapore jazz ed è il tema che accompagna i gesti dell’omicida, avvertendo quindi implicitamente lo spettatore della sua presenza. Si basa su un piano insistente, su cui interviene una chitarra secca. Il ritmo è velocissimo e regolare.

Profondo Rosso

Mad Puppet

Terzo brano originale dei Goblin, Mad Puppet ha un incedere quasi narcotico, con giri di note che si ripetono. È il tema che accompagna le ricerche nella villa e nella scuola, ideale in questo nel suo dispiegarsi sinuoso.

Wild Session

Brano di Giorgio Gaslini, riarrangiato poi dal gruppo, Wild Session è un pezzo d’atmosfera in cui compare un efficacissimo sassofono, che ci ricorda la sua derivazione jazz.

Deep Shadows

Dominata da fasi al pianoforte e una serie di piccoli assoli da parte degli altri strumenti, che la fanno assomigliare a una specie di jam session, Deep Shadows è il brano con meno caratteristiche rock.

School at Night

È la celebre nenia infantile che diventa uno dei momenti più caratteristici del film. Incredibilmente suggestiva, School at Night è la terrificante cantilena in grado di scatenare la furia omicida dell’assassino.

Gianna

Una breve composizione rilassante, dominata dal flauto, Gianna si adatta perfettamente al personaggio interpretato da Daria Nicolodi.

Grande successo

L’album è disco d’oro nel 1975 vendendo, nel solo primo anno di uscita, un milione di copie. Restò in classifica per 52 settimane di cui 16 al primo posto, record mai superato da nessun altro artista italiano, non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo.

Goblin Dario Argento

Le altre collaborazioni con Dario Argento

I Goblin lavoreranno in seguito per numerose altre colonne sonore, molte per film dello stesso Argento come Suspiria (1977) e Tenebre (1982). Loro brani appaiono poi nei film Phenomena (1985) e La chiesa (1989). Torneranno infine a lavorare con il regista nel 2001 per la colonna sonora di Non ho sonno.