Rebecca Louise Law, attraverso i fiori

Per millenni i fiori secchi sono stati utilizzati per molti usi, dalla decorazione al profumo, dai pigmenti alla medicina. L’artista britannica Rebecca Louise Law sfrutta il loro fascino per le sue installazioni monumentali e coinvolgenti.

Nota per la creazione di installazioni immersive con materiali naturali, i fiori essiccati sono diventati il materiale privilegiato delle sue opere. Rebecca cuce a mano steli e fronde e, avvolgendoli con cura in un filo di ferro sottile, costruisce lunghi nastri che possono essere drappeggiati da un’intelaiatura per creare lunghe distese simili a tende o volumi colorati a varie altezze.
Gli spettatori sono spesso invitati ad attraversarne gli spazi, scoprendo le diverse forme, i colori e le consistenze di ciascun esemplare. Queste opere colossali alludono ai temi del consumismo, della sostenibilità e dei cicli vitali ma veicolano anche un senso armonioso di pace e contemplazione.
Attualmente è possibile visitare una sua installazione permanente, Florilegium, a Parma, mentre l’esposizione Awakening è in corso a Honolulu fino al 10 settembre 2023.

Petali come gocce di pittura nello spazio

I lavori di Rebecca Louise Law spaziano tra la pittura, la stampa, la tessitura, il vetro e la ceramica.
Avvicinandosi all’arte dell’installazione come una pittrice, l’artista dà ad ogni fiore lo stesso valore di una goccia di vernice.

Rebecca Louisa Law — *Life in Death* 2018

“Scomponendo i fiori e conservando ogni corolla come elemento di colore, ho deciso di scambiare i miei colori con i fiori. I fiori sono diventati una tavolozza 3D che mi ha permesso di dipingere le mie espressioni della natura nell’aria”.

Tempo, evoluzione e conservazione

La persistenza del tempo fornisce spesso un contesto al lavoro di Law, che ha sperimentato in passato l’uso di stati del fiore contrastanti: fresco, conservato, appassito.
Le sue prime installazioni l’hanno vista trasformare spazi enormi utilizzando fiori freschi che lasciava poi evolvere con l’essicazione. Poiché per lei era importante che nessun materiale andasse sprecato, ogni installazione temporanea veniva riportata nel suo studio per essere disfatta e scolpita nuovamente.
Le sue opere invitano gli spettatori ad assistere alla conservazione dei materiali nel tempo, consentendo loro di visitare l’opera d’arte più volte per un’esperienza sempre rinnovata.

“Un fiore secco racchiude il tempo. Un fiore fresco racchiude un momento, ed entrambi sono ugualmente speciali. La bellezza di un fiore secco sta nel poterlo rivisitare e osservare come un oggetto conservato della terra, una forma perfetta di natura che mantiene la sua fragilità”.

Un’esperienza immersiva

“I fiori sono la mia pittura e lavoro con lo spazio come tela, ma quando si entra in un’installazione si viene riportati alla bellezza divina della natura. Negli ultimi 16 anni ho raccolto oltre un milione di fiori, riutilizzando ogni fiore con cui lavoro. Negli ultimi tempi questo ha permesso alle mie installazioni di essere abbastanza grandi da consentire un’esperienza immersiva della natura. Le installazioni che hanno avvolto completamente lo spettatore sono Beauty of Decay (2016) alla Chandran Galley, Life in Death (2018) ai Kew Gardens, Community (2018) al Toledo Museum of Art e The Womb (2019) al Fredrick Meijer Sculpture Park and Gallery”.

Polvere di fiori

Dal 2003 Law raccoglie ogni fiore e ogni residuo di polvere lasciato dai fiori. Oggi ha una collezione di oltre 1 milione di fiori conservati esposti negli Stati Uniti, 250.000 fiori esposti in Asia e Australia e una collezione di oltre 500.000 fiori esposti in Europa. Questo materiale continua a crescere e a ogni nuova mostra viene aggiunto un ulteriore strato di fiori al materiale esistente. La polvere lasciata dopo l’installazione di un’opera d’arte viene spazzata via, archiviata e racchiusa in cornici di vetro.

Zero waste e fiori locali

L’uso di un materiale comunemente effimero e puramente decorativo ha portato molte difficoltà alla pratica artistica di Rebecca. L’artista rimane fedele al fiore, custodendo ogni petalo al di là delle sue aspettative materiali. Oggi Law utilizza fiori coltivati in una piccola azienda a conduzione familiare in Normandia e coltiva i propri fiori a Snowdonia. Se crea un’installazione lontano da casa, l’istituzione fornisce fiori coltivati localmente, provenienti dai propri terreni o da giardini locali.

Opere partecipative

Riconoscendo nel suo mestiere un’opportunità per unire le persone, Rebecca ha spesso invitato intere comunità a partecipare alla creazione delle sue installazioni.

“Riuscire a riunire tutti i ceti sociali per sedersi e creare qualcosa con le proprie mani è gratificante per tutti”.

Florilegium

Inaugurata il 21 marzo 2020 l’opera si trova nella Chiesa di San Tiburzio a Parma. Law ha creato un’installazione site-specific che utilizza i concetti di materiali naturali curativi e di comunità, basandosi sul fatto che Parma ha avuto un’enorme influenza nel mondo utilizzando le risorse naturali per creare alcuni dei prodotti più consumati oggi, dalla cucina ai profumi ai prodotti farmaceutici.

Florilegium 2020

Awakening

Attualmente in mostra a Honolulu Awakening combina materiali botanici riciclati con esemplari floreali di nuova coltivazione e altri materiali trovati, raccolti e intrecciati con l’aiuto di gruppi della comunità locale. Rispecchiando l’ecosistema e il paesaggio unici delle Hawaii, questa installazione ci invita a riflettere sulla bellezza e sulla fragilità della natura nel mondo di oggi.
L’artista si è ispirata ai fiori locali, alla cultura e alla gente del posto. Anche alcuni detriti oceanici depositatisi su queste spiagge sublimi sono presenti tra i fiori dell’installazione.