Angelo Demitri Morandini, un dialogo tra caos e cosmo
Difficile definire Angelo Demitri Morandini semplicemente un artista. Sul suo sito si legge “filosofo, informatico, ricercatore, artista concettuale e multidisciplinare”. Ed esplorando la sua opera si resta con la stessa sensazione di ricchezza e complessità tematica che si ha davanti all’ampiezza dei campi in cui si cimenta.
Il linguaggio come comune denominatore
Il comune denominatore dei suoi lavori è il linguaggio, nel suo aspetto formale di codice e nel suo aspetto funzionale di agente della comunicazione, ognuno dei quali genera i due filoni principali del suo universo creativo. Del primo fanno parte tutte quelle opere che giocano a creare nuovi alfabeti e le grammatiche per interpretarli; del secondo l’arte relazionale con le tele partecipative, opere in cui l’atto creativo è diffuso all’interno di un gruppo, in cui il gesto di ognuno assume significato grazie e attraverso la costruzione di un’opera che lo trascende e completa.
Il dialogo tra caos e cosmo
Installazioni, performance, dipinti, opere cinetiche. I suoi lavori si avvalgono dei mezzi espressivi più vari e tecnologici; il risultato è sorprendentemente poetico, interpellandoci in modo lirico su principi quali casualità e controllo, segno e interpretabilità, comunicazione e legame sociale.
Il dialogo tra caos e cosmo è onnipresente nell’opera di Angelo Demitri Morandini che sembra sempre lasciare che il caso crittografi la realtà, senza però che vi sia alcuna urgenza di decrittazione, ma al contrario offrendoci visioni emotive in cui l’ordine che si ricostruisce prescinde sempre dalla capacità di trovargli un significato razionalmente intelligibile.
Vi propongo di seguito un breve viaggio attraverso alcune delle sue opere ma vi invito a esplorare il suo sito e il suo profilo Instagram, dove troverete numerosi video delle sue opere in movimento.
Installazioni
Legami (2021)
L’opera è stata selezionata ed esposta all’Arsenale di Venezia durante il premio Arte Laguna Prize 2021. Prodotto di arte partecipativa, è costruita con migliaia di graffette raccolte per circa tre mesi da impiegati di un palazzo di Giustizia italiano, che portano con loro parte di quelle vite e mondi. L’ammasso non regolare sembra frutto del caso ed è in tensione precaria, sospeso tra soffitto e pavimento.
Un rifugio per te (2020)
Formata da circa 600 tappi di penna biro rossa è una struttura flessibile, sospesa al soffitto che disegna una linea curva, un confine che separa o che unisce. Una linea rossa viene tracciata nello spazio istituzionale del palazzo delle poste, proprio con quegli oggetti che gli appartengono, i tappi delle penne. Un gesto che disegna un confine concettuale, un limite che può proteggere o escludere.
Fragile Babilonia (2020)
Fragile Babilonia è un’installazione che può essere realizzata in modalità partecipativa. Formata da un accumulo di 4000 elementi metallici disposti in un reticolo di grafemi. Graffette come grafemi! Ne esce un tappeto linguistico in cui ogni elemento è una graffetta che in modo casuale assume forme sempre diverse, dopo essere stata sparata su un sasso. I simboli unici così prodotti sono raccolti e disposti in modo regolare come sul quaderno di un bambino che sta imparando a scrivere.
Arte Cinetica
L’arte in movimento di Angelo Demitri Morandini esplora, attraverso macchine cinetiche la creazione del disegno automatico. Costruite con materiali poveri come filo di ferro, carta, ventole di pc, penne e matite, nel registrare fluttuazioni e vibrazioni creano tracce la cui decodificazione è lasciata alla nostra pura emozione.
Hamster drawing (2022)
Arte partecipativa
Dal 2011 Angelo Demetri Morandini indaga le relazioni sociali attraverso tele che ricreano delle mappe geografiche delle persone coinvolte a partecipare all’opera. Una mappa che prende forma attraverso gli interventi delle persone invitate a partecipare e che viene poi rielaborata dall’artista in studio. Solitamente i partecipanti provengono da diversi livelli sociali o piccole categorie chiuse. ll risultato è una sorta di insieme di costellazioni, che, proprio come in un cielo stellato, intendono ricondurre il caos dell’universo ad un ordine umanamente leggibile.