Saint-Paul de Vence
La cittadina di Saint-Paul-de-Vence nasce come castello nell’XI secolo. Il castrum Santo Paulo, di cui ora rimane solo il torrione, domina presto il villaggio che oggi è famoso soprattutto per le numerose gallerie d’arte.
Dietro le mura quasi intatte conserva ancora l’aspetto della città feudale che ha protetto l’antica frontiera del Var fino al 1870. Le fortificazioni, erette dal 1537 al 1547 per ordine di Francesco I ad imitazione della cittadella di Nizza, non hanno infatti subito modificazioni nei secoli.
Sotto il sole del Mediterraneo le imponenti mura che si ergono in mezzo alla campagna provenzale racchiudono un sito prestigioso che ha attirato artisti e turisti: Matisse, Chagall, Renoir, Signac, Modigliani, Dufy, ma anche scrittori come André Gide, Jean Giono, Jean Cocteau, Jacques Prévert, nonché molte star francesi e internazionali.
La passeggiata a Saint-Paul-de-Vence
Il modo migliore per lasciarsi penetrare dall’atmosfera suggestiva della cittadina è passeggiare per le sue stradine, scoprire le piazzette e le memorie che le sue mura racchiudono sotto i bastioni e accanto alle fontane.
Un percorso che vi farà innamorare della sua storia e del suo patrimonio è segnalato da una serie di pannelli lungo le strade del villaggio
Place Charles de Gaulle
Si parte da Place Charles de Gaulle, all’ingresso del villaggio sotto i bastioni, dove si trova il terreno di pétanque, il tipico gioco delle bocce provenzale. Con i suoi platani centenari, è il luogo in cui gli abitanti di Saint Paul amano incontrarsi. Su questa mitica piazza anche Yves Montand e Lino Ventura hanno disputato partite di pétanque. Al Café de la Place è piacevole sedersi e godersi lo spettacolo dei giocatori. Accanto si trova l’Hôtel Colombe d’Or, che ha accolto alcuni tra i più grandi artisti del XX secolo: Matisse, Chagall, Picasso, Braque, Léger, Folon.
La Porte de Vence e i bastioni
Salendo lungo i bastioni si entra al villaggio dalla Porte de Vence. Questa imponente porta fortificata del XVI secolo ci ricorda che Saint-Paul-de-Vence era un tempo un’importante roccaforte di frontiera. La porta è fiancheggiata da una torre del XIV secolo, resto della cinta medievale.
Il cimitero
Svoltando a destra in rue de la Tour e camminando verso sud lungo i bastioni si gode della splendida vista sulla campagna circostante, coltivata a vite e ulivo e sul Mediterraneo. Nel punto più a sud si trova il cimitero. È il luogo di riposo del pittore Marc Chagall, che trascorse qui la fine della sua vita tra il 1966 e il 1985. È sepolto accanto alla moglie Vava e al fratello Michel.
La porte de Nice e la rue Grande
Tornando indietro alle strette stradine e attraversando la Porte de Nice si arriva alla rue Grande che ci incanta con il fascino delle sue costruzioni che hanno conservato le tracce del loro passato splendore.
Al numero 71 troviamo una casa a capanna del XVI secolo con finestre ogivali che si aprono sulla strada. Poco più avanti, al numero 92, si trova la dimora privata della famiglia Alziary de Roquefort, Lungo la rue Grande è bello curiosare tra gli studi degli artisti, le gallerie di pittura, i negozi di artigianato e di prodotti tipici.
La piazza della fontana e la salita alla Chiesa
Il fruscio dell’acqua nella fontana invita a fermarsi e ad osservare le architetture circostanti, come il portone ad arco o quella che si intuisce essere stato un tempo una stalla.
Prendendo la montée de la Castre sulla destra al numero 2 si trova la casa in cui Simone Signoret ha vissuto con Yves Montand all’inizio della loro storia d’amore. Proseguendo poi fino alla piazza della chiesa, situata nella parte più alta del villaggio si arriva all’antico torrione del castello, divenuto municipio di Saint-Paul, alla chiesa della Conversione di San Paolo, costruita tra il XIV e il XVI secolo, e alla Cappella dei Penitenti Bianchi, decorata dall’artista Jean-Michel Folon. Visitare questa cappella è anche un invito a conoscere meglio questo artista legato a Saint-Paul-de-Vence da più di trent’anni.
Jean-Michel Folon
Originario del Belgio, Folon ha scoperto Saint-Paul-de-Vence a metà degli anni Settanta. Nella cappella trasmette i suoi messaggi di amore e pace ampiamente presenti nelle sue opere di illustrazione, pittura e scultura. Il suo personaggio principale, l’uomo volante con il cappotto e il cappello è molto noto in Francia per le poetiche sigle di Antenne 2.