1980. Luna di Gianni Togni fa cantare a tutti strofe ermetiche ispirate alle grida di un barbone
Il testo della canzone Luna di Gianni Togni (1956) è stato dal 1980 in poi canticchiato da tutti come dedica romantica al nostro satellite. Ma, tra oblò e pierrot, tra caramelle, altalene e juke box il testo nasconde una genesi complessa e particolare. Ispirerà inoltre film, cover e… campagne elettorali!
Gli esordi di Gianni Togni
Gianni Togni impara giovanissimo a suonare la chitarra e il pianoforte. Inizia la sua carriera come supporter ai concerti dei Pooh e nel 1975 pubblica un primo album intitolato In una simile circostanza, con musiche vicine al jazz e testi ermetici. L’album non ha però successo. In seguito il cantante passa alla CGD, ma soprattutto incontra il produttore Giancarlo Lucariello e inizia il sodalizio con il paroliere Guido Morra (1956), suo ex compagno di scuola, con il quale collaborerà a lungo.
L’album dal titolo chilometrico
Il singolo Luna fa parte dell’album E in quel momento, entrando in un teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m’invento…
Si tratta probabilmente dell’album con il titolo più lungo della storia della musica italiana. Gianni Togni racconta a questo proposito che assieme a Lucariello e Guido Morra non riuscivano a mettersi d’accordo sul titolo. Così in pieno brainstorming cominciarono ognuno una frase e alla fine decisero di tenerle tutte, separandole da una virgola e di pubblicarlo così.
Ermetismo dei testi
L’ermetismo è per Togni una costante per ragioni soprattutto di suono. Egli scrive infatti le sue canzoni pensandole per la lingua inglese, che ha una ritmica molto differente da quella italiana. Al momento di sovrapporre alla melodia il testo nascono quindi assonanze inusuali come nella celebre strofa “E guardo il mondo da un oblò/mi annoio un po’”.
Luna, la melodia
Il pezzo nasce dall’unione di due brani, pensati inizialmente come due canzoni differenti Anna e Guardo il mondo e arrangiati poi in un unico pezzo da Maurizio Fabrizio (1952).
Luna, il testo
Il testo nasce grazie a un personaggio che Gianni Togni incontrava spesso in metropolitana a Milano, dove viveva in quel periodo. Un clochard, le cui frasi sconclusionate gridate al vento ha cominciato a un certo punto ad annotare, per farle poi diventare una canzone.
Anna o Luna?
Gianni Togni ha raccontato più volte di questo signore barbuto, vestito di marrone, che, tra un sorso di vino e uno sguardo sonnacchioso, urlava frasi sconnesse ai passanti come se volesse farsi sentire dalla sua donna, presente solo nella sua mente: Anna, una donna “che mangiava troppe caramelle e che non doveva fare la scema”. Solo in seguito la canzone venne dedicata alla Luna.
Il successo dell’estate
Il 45 giri entra alla decima posizione della hit parade il 21 giugno 1980 e ad agosto scalza pezzi mitici come Video killed the radio star dei Buggles, Another brick in the wall.dei Pink Floyd, Il tempo se ne va di Celentano (1938),Non so che darei di Alan Sorrenti (1950), arrivando al primo posto per rimanerci per molte settimane, spodestata solo da Olympic games di Miguel Bosè (Luis Miguel González Bosé, 1956). Alla fine dell’anno sarà il quinto disco più venduto del 1980.
E guardo il mondo da un oblò
E guardo il mondo da un oblò diventerà anche il titolo di un film del 2007 scritto, diretto ed interpretato da Stefano Calvagna (1970). L’oblò in questo caso è quello di una lavatrice; il film infatti è ambientato, eccetto per la scena finale, interamente in una lavanderia a gettoni. Ovviamente Luna ne è la colonna sonora.
La cover di Jovanotti
Nel 2019 in occasione dei 50 anni dello sbarco sulla Luna Jovanotti (Lorenzo Cherubini, 1966) pubblica una cover del brano di Gianni Togni. Prodotta e arrangiata da Rick Rubin (Frederick Jay Rubin, 1963), la canzone è stata una sorpresa anche per Gianni Togni, che poi parteciperà come ospite al Jova beach Tour di quell’anno.
La rivisitazione per le comunali di Bari…
Di ben altro tipo la rivisitazione che ne fu fatta per le elezioni comunali di Bari dello stesso anno lo spot elettorale del senatore Gaetano Quagliariello (1960), leader di IdeA – Identità e azione.
…da cui il cantante si dissociò
Gianni Togni così replicò sui social: “Carissimi amici, con grande stupore ho preso atto, poche ore fa, della diffusione di un video di contenuto elettorale con il brano Luna. Il testo è stato completamente stravolto senza aver chiesto preventivamente il permesso agli autori, cioè me e Guido Morra. Mi dissocio completamente dai contenuti espressi dalle parole cantate, e cambiate, e anche dal video”.