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Lei Xue: Drinking Tea, la moderna cerimonia del tè

Lei Xue è un artista cinese che si dedica a scultura, pittura, installazioni video e film di animazione. È noto soprattutto per le sue sculture in porcellana che fondono le tradizioni cinesi con la cultura occidentale contemporanea. 
Laureatosi alla Scuola d’Arte di Kassel, Xue ha iniziato a lavorare alla sua serie Drinking Tea, ancora in corso, nel 2001. Si tratta di lattine di bibite variamente accartocciate e abbandonate, dipinte a mano con motivi della dinastia Ming nel classico blu e bianco. Ritroviamo quindi draghi sbuffanti, samurai e fiori di ciliegio: le decorazioni che di solito abbelliscono tazze, piatti e vasi sono qui trasportate su ceramiche in forma di lattine vuote, simbolo del consumismo usa e getta.

Parallelamente, nelle sue ceramiche che replicano i vasi tradizionali in stile dinastia Yuan le decorazioni raffigurano icone contemporanee come i personaggi Disney.
Xue mette in questo modo in discussione i concetti di arte elevata e popolare; le sue creazioni sono meditazioni poetiche sulla tradizione e la cultura contemporanea che invitano delicatamente a riflettere su questioni di identità, innovazione e dialogo tra Oriente e Occidente.

Anche la scelta del soggetto di Xue, i recipienti per bere, è significativa e radicata nella storia. Il titolo stesso della serie, Drinking Tea, disegna un forte parallelo con la Cerimonia del tè.
Fu proprio durante la dinastia Ming che vennero messe a punto le diverse tecniche di preparazione del tè inaugurando l’uso delle teiere di terracotta e porcellana.
La Cerimonia del tè, Gong Fu Cha, letteralmente “l’arte di fare bene” è un vero e proprio rito per la tradizione cinese prima e giapponese poi. Bere una tazza di tè rappresenta nella cultura orientale un atto creativo ed estetico che deve esse re svolto con armonia e grazia.
Il contrasto con l’atto del bere rapido e noncurante del mondo moderno diventa allora estremo.

Lentezza e rapidità dei tempi, armonia e distorsione della forma, fugacità e persistenza della materia. È nella sensazione di costante collisione suggerita dalle sue opere che si trova la loro delicata bellezza.