Anni 70. Tony Binarelli spopola in TV con i suoi spettacoli di illusionismo, ma non tutti sanno che fu anche un doppiatore decisamente particolare
Iniziata come passione e trasformatasi per magia in professione, la pratica dell’illusionismo ha segnato tutta la vita di Antonio (Tony) Binarelli (1940), che è diventato uno dei maghi italiani più celebri. Ma che ha anche scritto numerosi libri sulla materia, partecipato a importanti trasmissioni televisive e si è dedicato anche al cinema, come attore e… doppiando artisti del calibro di Alain Delon (1935), Brigitte Bardot (1937), Terence Hill (1939), in un modo del tutto particolare.
Il libro fatale
Fu un caso fortuito ad avvicinare il piccolo Antonio – dodicenne in vacanza a Follonica – al mondo della magia. Impedito nelle attività balneari da una brutta bronchite cercò infatti distrazione in uno di quei negozi che vendono un po’ di tutto. Qui il libro Nel Mondo dell’invisibile – L’emulo di bosco, scritto dal grande professionista dell’epoca Romanoff (Giovanni Battista Romano, 1891-1968) lo colpì. Dapprima illuminato da un raggio di sole, poi letteralmente, cadendogli sulla testa dopo che cercò di arrampicarsi per prenderlo.
Passione e professione
Da quel momento Tony Binarelli cominciò a studiare e praticare con assiduità i giochi di prestigio e l’illusionismo. Ma fu solo nel 1972 che decise di abbandonare il suo lavoro impiegatizio per fare della sua arte la sua professione. In quell’anno partecipò anche a Canzonissima, presentata da Pippo Baudo (1936).
Successi internazionali
Il suo successo internazionale è costante lungo i decenni. Per due volte, nel 1967 e nel 1970, ha vinto i Campionati Mondiali d’Illusionismo. Nel corso della sua carriera ha pubblicato numerosi libri per il pubblico generalista e per i professionisti, tradotti in varie lingue come la serie Playmagic, Class Act, My Way to Mentalism. Nel 1988 ha fondato, diretto e pubblicato la rivista specializzata Qui magia. Numerosi premi gli sono stati conferiti negli anni in Italia e all’estero (Montecarlo, Giappone, Las Vegas).
La televisione
Nel 1974 partecipò al programma Foto di gruppo, condotto da Raffaele Pisu (1925-2019). Ma è alla fine degli anni 70, con Domenica In di Corrado (Corrado Mantoni, 1924-1999) che raggiunse il grande pubblico. Con il presentatore, romano come lui, scattò subito una grande intesa. Un senso dell’umorismo molto simile li univa e Corrado lasciò sempre ampi spazi alle sue esibizioni. Partecipò anche a programmi di Mike Bongiorno (1924-2009) e Pippo Baudo. Dal 1991 al 1995 con le sue partecipazioni a Buona Domenica di Canale 5 conquista, unico prestigiatore, il Telegatto, l’Oscar italiano della TV.
Tony Binarelli testimonial
La sua fama tra gli anni 70 e 80 lo fece diventare testimonial prima per la Perugina e poi del Biancosarti, per il quale girò numerosi spot.
L’incontro con Fellini
In televisione ha anche recitato nella parte di se stesso nelle due puntate dello sceneggiato Rai del 1972 Serata al Gatto Nero. Ha affascinato Federico Fellini (1920-1993), cui nel 1977 durante una serata tra amici presentò in anteprima esclusiva la sua nuova creazione Lips.
Creatività…
Si trattava di un’esibizione in cui una persona del pubblico sceglieva una carta tenendola tra le mani per tutto il tempo. Il gesto di lanciare un bacio a distanza lasciava poi il segno delle labbra sulla carta a indicare la sua capacità di veggenza.
…e coinvolgimento del pubblico
Se la creatività è stata una delle caratteristiche principali della sua arte, il suo vero marchio di fabbrica è l’aver trasformato gli spettacoli di magia in quello che lui chiama situation comedy, in cui gli spettatori sono coinvolti e l’umorismo la fa da padrone. Maestro dell’arte dialettica, ebbe ad affermare che essa “serve anche per distrarre l’interlocutore, rendendo il trucco ancora più misterioso”.
Tony Binarelli… doppiatore!
Battezzato Mister Contromani, Tony Binarelli ha prestato le sue mani agli attori di oltre 50 film. Tra questi Alain Delon, Brigitte Bardot, Terence Hill e Bud Spencer (Carlo Pedersoli, 1929-2016). Nelle scene in cui i protagonisti mischiavano acrobaticamente le carte durante le partite di poker erano in realtà le sue mani ad essere inquadrate.
…Continuavano a chiamarlo Trinità
Tony Binarelli serba un ricordo particolare della scena in cui fece da controfigura alle mani di Terence Hill in questo film. Il budget era limitato e i due avevano a disposizione una maglia sola. Una maglia bucata, sudata e sporca di polvere che passava da uno all’altro con tutti i dettagli sgradevoli del caso. Quando però alla prima del film al cinema, dopo la scena della partita a carte, il pubblico esplose in un grande applauso Tony Binarelli ebbe a dire che fu un “momento speciale, appuntato al petto più di molte altre medaglie”.
Una carriera longeva
Dal 2008 al 2012 Tony Binarelli ha proseguito le sue attività artistiche con spettacoli in teatri, circoli e in feste di piazza dei principali comuni italiani. Ha tenuto inoltre due tournée in Francia e Regno Unito presso i maggiori circoli magici di queste nazioni. Nel 2013 ha prodotto un nuovo spettacolo ….La magia ed io!!!
Uno dei più grandi maghi e maestri
Nel 2015 in occasione dei Campionati Mondiali FISM di Rimini ha presentato, davanti a centinaia di colleghi provenienti da ogni paese, una speciale conferenza che racchiudeva il meglio delle sue creazioni di settore, confermandosi come una delle menti più creative della magia internazionale.
La magia più grande
“La magia è dare corpo alle favole che sono dentro di noi” è sempre stato il motto preferito di Tony Binarelli. E la magia più grande è stata forse quella compiuta con sua moglie Marina, con cui ha condiviso 52 anni di matrimonio dopo 9 di fidanzamento.
Tony Binarelli la conquistò proprio con un un numero di illusionismo. Conosciuta negli anni 60 in casa di amici in cui faceva giochi di prestigio, dopo aver indovinato il suo numero telefonico, le inviò un mazzo composto da tante rose quanto era la somma delle cifre che componevano il suo numero. (A.F. per 70-80.it)