1981. Ralph Super Maxi Eroe, il primo supereroe in chiave comica arriva in tv: in tre stagioni diventa un cult
Ralph Super Maxi Eroe è una serie tv che racconta le vicende di un insegnante di liceo che si trova a vestire improvvisamente i panni di un goffo supereroe per caso. Unendo fantascienza, commedia, genere poliziesco e dramma ha avuto da subito un grande successo ed è diventato in seguito una serie cult, tanto che si è tentato anche in tempi recenti di rilanciarla.
Ralph Super Maxi Eroe
The Greatest American Hero – questo il titolo originario della serie – fu creato e prodotto da Stephen J.Cannell (1941-2010) e andò in onda sulla ABC dal 1981 al 1983 in tre stagioni per un totale di 44 episodi. Nel cast William Katt (1951) nella parte dell’insegnante Ralph Hinkley (cambiato poi in Henley per l’omonimia con l’attentatore di Reagan), Robert Culp (1930-2010) nel ruolo dell’agente dell’FBI Bill Maxwell e Connie Sellecca (1955) nei panni dell’avvocato Pamela Davidson, fidanzata di Ralph. In Italia è stato trasmesso per la prima volta su Canale 5 ed in seguito su Italia 1.
Los Angeles
La serie è ambientata a Los Angeles e teatro delle scene più frequenti sono la casa di Ralph, il liceo dove insegna, i vicoli della periferia e i grattacieli di Los Angeles. Vi sono poi le basi segrete delle agenzie governative ed infine il deserto californiano. È proprio qui che Ralph viene a contatto con gli alieni.
Il contatto con gli alieni
Nella puntata pilota l’insegnante di liceo Ralph Hinkley durante una gita scolastica con la sua classe di ragazzi difficili per un guasto all’autobus rimane in panne nel deserto. Nella notte gli fanno visita gli alieni consegnandogli un costume che conferisce superpoteri per combattere le ingiustizie ed il crimine. Insieme alla tuta gli danno anche un manuale di istruzioni, che però Ralph perde nel deserto.
La tuta da Super Maxi Eroe
La tuta, che ha sul davanti un logo che ricorda il carattere cinese 中 (“centro”), lungi dall’essere l’attillata tenuta che mette in risalto i muscoli dei più celebri Spider-Man e Superman, è un buffo costume con il mantellino che si lega davanti e gli elastici per tenerla tirata sotto i piedi. Soprattutto Ralph, avendo smarrito il manuale di istruzioni, si trova a dover scoprire in maniera casuale i poteri che essa gli conferisce, diventando protagonista di situazioni grottesche e comiche. Questo espediente tra l’altro permette di scoprire i superpoteri di Ralph episodio dopo episodio.
I superpoteri
Quando indossa la tuta Ralph può volare, avere una vista a raggi X, vedere quello che succede in luoghi distanti, diventare invisibile nonché naturalmente avere una forza sovrumana. Ma deve sempre procedere per tentativi, scimmiottando in modo parodistico i principali supereroi ai quali si ispira. Il volo scoordinato di Ralph e gli immancabili atterraggi rovinosi diventeranno presto l’icona del telefilm.
Le comunicazioni con gli alieni…
Gli alieni restano in contatto con Ralph e gli comunicano di volta in volta dove è necessario il suo intervento componendo messaggi di senso compiuto attraverso le stazioni dell’autoradio analogica della sua macchina.
…per salvare il mondo
Trame che coinvolgono alieni e nazisti, case infestate dagli spiriti, mostri spaziali e illusionisti maligni: le occasioni che richiedono di volta in volta l’intervento di Ralph Super Maxi Eroe sono le più disparate. Ralph si trova anche a dover salvare il mondo da una catastrofe nucleare. In quegli anni si era ancora in piena guerra fredda e il filone dei film basati su un ipotetico countdown verso la terza guerra mondiale sarà in seguito ampiamente sfruttato.
Believe It or Not
La sigla iniziale di Ralph Super Maxi Eroe, Believe It or Not, cantata da Joey Scarbury (1955) nel maggio del 1981 raggiunse il secondo posto della Top 40 statunitense rimanendo in classifica per ben 18 settimane. Si tratta a detta di molti di una delle più belle canzoni di sempre utilizzate come sigle tv.
La rilettura del supereroe
Ralph è il simbolo di una nuova concezione dell’eroe. Il punto di partenza è il celebre motto di Spider-Man: “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Su questo principio il giovane insegnante di una classe di ragazzi disadattati non cessa di interrogarsi. Le sue responsabilità quotidiane sono infatti già molto impegnative e si trova spesso a domandarsi se assumersene altre così grandi sia davvero uno scopo più nobile. La sua umanità risalta infine come il suo più grande super-potere.
Una commedia profonda
E sono infatti soprattutto i rapporti con gli altri personaggi a essere al centro delle vicende. Quelli con il suo amico agente dell’FBI Bill Maxwell che cerca di sfruttarlo – visto che è l’unico a poter indossare il costume – per catturare quanti più criminali possibile; e quelli con la fidanzata Pamela Davidson, che impersona una sorta di coscienza esterna. Il suo intento è di far corrispondere gli ideali di Ralph con quelli della protezione del mondo.
Un cult
Ralph Super Maxi Eroe è diventato un telefilm di culto citato da più parti e per il quale sono stati prodotti numerosi gadget. Nel 2008 la Catastrophic Comics, diretta proprio da William Katt, ha pubblicato tre numeri del fumetto The Greatest American Hero.
Una Super Maxi Eroina?
Nel 1986, tre anni dopo la chiusura della serie, la NBC tentò di riprendere la produzione di Ralph Super Maxi Eroe. William Katt non aveva intenzione di indossare di nuovo i panni del personaggio, ma lo convinsero comunque a partecipare al pilot. In esso Ralph Super Maxi Eroe affida il costume ad una giovane donna, Holly Hathaway interpretata da Mary Allen Stuart (1961), per volere degli alieni stessi. La puntata pilota però non ebbe successo e la serie The Greatest American Heroine fu cancellata.
La rinuncia al reboot
Il successo del telefilm però era stato tale da far sì che a più riprese, anche in anni recenti, si sia parlato di un reboot. L’ultima volta nel 2018, quando venne prodotta la puntata pilota di una versione in cui è di nuovo un’eroina donna a vestire la tutina del supereroe più goffo di sempre. L’idea della serie, che avrebbe visto come protagonista Hanna Simone (1980), fu però poi abbandonata definitivamente dalla ABC.