1981. Quark debutta su Rai 1 avvalendosi anche delle animazioni di Bruno Bozzetto, ma sarà Piero Angela infine ad essere trasformato in fumetto
Il 18 marzo del 1981 andava in onda in seconda serata su Rai 1 la prima puntata di Quark, viaggi nel mondo della scienza. L’ideatore Piero Angela (1928) si servì dei documentari della BBC e di David Attenborough (1926) per rendere la scienza accessibile a tutti. Le interviste con gli esperti venivano proposte nel linguaggio più chiaro possibile e i cartoni animati di Bruno Bozzetto (1938) rendevano semplici i concetti più difficili. Ma di certo il conduttore non immaginava che sarebbe stato trasformato in un cartone pure lui…
Quark
Il titolo fu scelto tra una lista di 50 possibilità. In quegli anni si cominciava ad ipotizzare l’esistenza delle particelle subatomiche, chiamate quark, che erano viste come i mattoni della materia. Dare questo nome alla trasmissione era una sorta di manifesto, che ne dichiarava l’intenzione di andare dentro alle cose per comprenderne i meccanismi di base.
I documentari della BBC
In apertura c’era un documentario della BBC, commentato dalla voce fuori campo di Claudio Capone (1952-2008). Il doppiatore resterà nel team di Quark per ben ventisette anni. Dopo la sua scomparsa sarà sostituito da Dario Oppido (1965).
David Attenborough
Dal mondo anglosassone arrivava l’esempio di uno dei pionieri dei documentari naturalistici: David Attenborough. È a lui che si ispirò Angela quando iniziò a progettare il format che aveva in mente: un programma innovativo che, attraverso un linguaggio semplice ma avvincente e con la forza delle immagini, spettacolarizzasse l’informazione scientifica, rendendola accessibile al grande pubblico.
Le animazioni di Bruno Bozzetto
Ogni serata seguiva un filo conduttore, sviscerato con estro e semplicità anche attraverso le strisce animate di Bruno Bozzetto, che rendevano facilmente comprensibile anche l’argomento più ostico.
Le altre rubriche
Completavano la scaletta rubriche fisse come Istantanee del passato, curata dallo storico Alessandro Barbero (1959); Come si fa, in cui un esperto presentava un argomento di scienza, salute o musica; Il mondo degli animali affidato all’etologo Danilo Mainardi (1933-2017); infine Idee, in cui il conduttore consigliava alcuni libri legati all’argomento trattato.
Un successo immediato
Quark ottenne subito un successo incredibile e inaspettato. Pur andando in onda in seconda serata, la prima puntata fu seguita da 9 milioni di spettatori e tutta la prima serie registrò una media di 7,5 milioni di spettatori a puntata. Nel 1985 venne spostato in prima serata e furono introdotte delle candid camera che avevano lo scopo di realizzare con la gente comune i vari test ed esperimenti.
Le filiazioni
Quark, attraverso tutte le forme che prese in seguito, è il programma più longevo della Rai: dal suo ceppo nacquero Quark speciale, Il mondo di Quark, Quark Economia, Quark Europa, Serata Quark, fino a Superquark che dura ancora oggi.
La celebre sigla
A non essere mai cambiata è la celebre sigla di Quark: l’aria dalla suite n° 3 in re maggiore di Johann Sebastian Bach (1685-1750) nella versione eseguita dal gruppo The Swingle Singers e pubblicata nel loro album d’esordio del 1963 Jazz Sébastien Bach.
Non solo Quark
Pianista appassionato di jazz, Piero Angela ha cominciato a suonare il piano a 7 anni. Abile giocatore di scacchi si è trovato di fronte nientemeno che Anatoly Karpov (1951). Come giornalista, inizialmente corrispondente da Parigi, è stato il primo conduttore del TG2. Pur avendo abbandonato l’Università per intraprendere la carriera giornalistica, ha conseguito ben 12 lauree honoris causa. È tra i fondatori del CICAP, organizzazione nata per promuovere l’indagine scientifica sui cosiddetti fenomeni paranormali e sulle pseudoscienze.
L’asteroide e il gasteropode
La fama raggiunta nell’ambito della divulgazione scientifica gli fece dedicare un asteroide: scoperto nel 1994 dagli astronomi Andrea Boattini (1969) e Maura Tombelli (1952), fu chiamato 7197 Pieroangela. Fu dato il suo nome anche a una nuova specie di mollusco raccolto nel Mar Cinese Orientale, la Babylonia pieroangelai.
Scienza e cartoni animati
Rendere accattivante la scienza era uno scopo ambizioso e forse la sua opera divulgativa non avrebbe avuto lo stesso impatto senza l’incontro con Bruno Bozzetto. Fu quest’ultimo a contattarlo per proporgli inizialmente di realizzare un film di animazione ispirato al suo libro L’uomo e la marionetta (1975). In quel periodo il giornalista stava progettando Quark e ebbe l’illuminazione: il cartone animato poteva essere uno strumento magnifico per spiegare concetti e situazioni altrimenti difficili da illustrare e documentare.
Un sodalizio prolifico
La loro collaborazione si rivelò ferratissima: Angela inviava i testi a Bozzetto e a volte anche qualche schizzo che il fumettista non guardava per non farsi condizionare, ma scopriva poi coincidere quasi sempre con quello che avrebbe disegnato lui.
Un centinaio di cartoni
Sono un centinaio i cortometraggi animati nati nei 10 anni della loro collaborazione. Per Quark furono realizzati 45 cartoni della durata di 7-8 minuti che riuscivano a spiegare argomenti molto complessi: relatività, meccanica quantistica, entropia, Dna, embriologia. Altri cartoni furono realizzati per le puntate sull’economia e sull’Europa.
Le pillole di Quark
Infine ci furono tutti quelli della durata di soli 30 secondi creati per le Pillole di Quark: circa 200 mini episodi passati oltre 5000 volte nella programmazione di Rai 1.
La fine delle strisce
Bruno Bozzetto girava questi cartoni in 35mm su pellicola fotografica di alta qualità ed ognuno dei 25 fotogrammi al secondo era colorato a mano. Quando poi arrivò la grafica computerizzata i costi materiali per realizzarli manualmente vennero ritenuti troppo alti: fu la fine delle strisce animate, che avevano comunque dimostrato l’importanza di divertire per far apprendere meglio le cose.
Quark nei fumetti Disney
Il mondo dei disegni animati ebbe modo di restituire il suo tributo al programma di Piero Angela in ben due occasioni e non un mondo qualsiasi, ma quello del fumetto per eccellenza, rappresentato dai personaggi Disney di Topolino.
Piero Papera e Peter Quarky
Una prima volta il conduttore di Quark apparve su Topolino 2437 del 2002 nei panni di Piero Papera, conduttore del programma Superquack. Un’intera storia gli fu poi dedicata su Topolino 3289 del 2018: in Che fine ha fatto Peter Quarky? il suo omologo pennuto conduce il programma lo Sbufalone, che intende combattere la diffusione delle bufale e smascherare i ciarlatani che si spacciano per scienziati.
L’asteroide
La copertina vede Piero Angela cartoonizzato da Alessandro Perina (1958) cavalcare assieme a Topolino proprio l’asteroide che porta il suo nome, mentre annuncia la storia d’apertura scritta per l’occasione da Fausto Vitaliano (1962).
Piero Angela e Topolino
I due condividono in realtà molto di più, essendo nati ad appena 34 giorni di distanza: Steambot Willie. il primo corto con protagonista Mickey Mouse vedeva la luce infatti il 18 novembre 1928, mentre il divulgatore più famoso della nostra TV nasceva a Torino il 22 dicembre dello stesso anno. (A.F. per 70-80.it)