Michele Poirier Mozzone, la trasfigurazione liquida del reale
Michele Poirier Mozzone è una pittrice del Massachusetts che dipinge scene subacquee oniriche, usando l’acqua come mezzo di trasformazione e rinnovamento.
Le sue opere sono sorprendenti perché sono rappresentazioni del mondo allo stesso tempo realistiche e deformanti: la realtà è riprodotta nella sua trasfigurazione, distorsione e nel suo continuo divenire.
Quello che è fissato è un attimo sospeso nel fluire del cambiamento che solo l’acqua può produrre e riflettere.
Si tratta di opere figurative, il cui soggetto di base è il corpo umano, e assieme astratte, in quanto le forme, nel loro essere distorte, scivolano naturalmente verso l’astrazione e l’uso del colore per se stesso.
L’acqua è l’elemento principe delle sue opere e in un certo senso ne è l’artefice, facendosi strumento di trasformazione grazie alla rifrazione della luce che avviene attraverso la sua lente e al movimento delle onde provocate dai corpi che vi sono immersi.
“Fractured Light” è il titolo della serie che ha iniziato a realizzare nel 2012. La bellezza dei nastri di luce del sole, del riflesso dei colori dei corpi e degli oggetti esterni è per lei continua fonte di ispirazione.
Dai primi dipinti a pastello è passata poi alla pittura olio. Le scene ritraggono molto spesso un punto di vista sotto la superficie: i riflessi della luce nell’acqua rendono la figura non più facilmente identificabile come individuo e anche ciò che traspare dell’ambiente esterno è trasfigurato. Il risultato è una danza lenta e senza peso, di cui si indovinano i suoni attraverso le bolle d’aria e le fluttuazioni delle onde.