Ildeu Lazarinni, il nucleo protetto
Ildeu Lazarinni è un artista brasiliano che esplora la fisicità delle superfici attraverso l’utilizzo di migliaia di piccoli spilli.
Il tatto è chiamato in causa almeno quanto la vista nell’esplorazione della materia da lui messa in atto. Le superfici così trattate assumono un aspetto morbido e attraente, gli spilli lasciano passare lo sguardo e permettono di intravvedere la superficie sottostante, ma costituiscono al tempo stesso uno schermo, diventano una sorta di guscio protettivo, uno scudo se non addirittura un arma.
Nella serie “Riferimenti” sono degli oggetti quotidiani ad essere trafitti: gli spilli escono verso l’esterno rendendo con le loro punte le superfici respingenti.
Il contrasto tra la loro capacità di ferire e il loro aspetto interpella sull’affidabilità della percezione e ammanta di un significato altro gli oggetti così trasformati.
Vi sono poi i “Nuclei galleggianti”: qui gli spilli affondano in volumi di materiali colorati. Sono modelli macroscopici di organismi che impediscono il tocco o l’accesso al nucleo centrale: le loro corazze proteggono e isolano, invadendo allo stesso tempo la superficie.
La ricerca si concentra sulla creazione di strati e membrane che evocano realtà biologiche, ma anche corpi artificiali.
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