Jonathan Callan, il messaggio svelato della materia
Jonathan Callan è un artista inglese che interviene sugli oggetti compiendo un’indagine davvero originale che mira a decostruire il reale perché possa comunicare ciò che fino ad allora risultava inespresso. L’attenzione alla comunicazione è alla base delle sue opere, almeno quanto il fascino da lui subito da parte della materia.
È egli stesso a dichiarare di essere attratto dalla matericità e di «interessarsi alla cose che si rompono e a ciò che non può essere detto ma solo mostrato».
Ecco i dunque i due poli attraverso i quali la sua ricerca si dispiega: l’esplorazione di ciò che si cela sotto la superficie delle cose e il messaggio che possono comunicare attraverso un codice che non è più quello verbale.
E infatti Jonatperhan Callan lavora spesso con il testo – libri, mappe o fotografie – come materiale di partenza. Non più portatore di un codice che veicola informazioni, il testo viene trasformato in un oggetto che comunica in modo non mediato e forse per questo più profondo.
La sua metodologia consiste nell’amplificare gli aspetti fisici dell’oggetto incorporandolo o dissolvendolo fino a quando la forma originale è a malapena identificabile. È soprattutto il libro a essere trattato come argilla, plasmato, scavato, destrutturato. Questa scelta porta la sua inchiesta su forma e significato a una profondità unica e a una sintesi di rara completezza.
Negli ultimi suoi lavori sono le pagine di antichi libri, testo, immagini, fotografie, ad essere rielaborate, ridipinte, traforate. Sospese in una dissolvenza materica che spesso contrasta con il contenuto di ciò che quei fogli di carta veicolano, esprimono una poesia visuale che prescinde da qualsiasi formulazione verbale.
La selezione delle sue opere non è affatto esaustiva. Esplorate il suo sito e seguitelo su Instagram