Lucy Glendinning, la pelle che vuole volare
Lucy Glendinning è un’artista inglese le cui opere plastiche sviluppano una riflessione molto delicata sulla figura umana. Conosciuta soprattutto per i suoi “Feathered Children”, i bambini piumati e le sue “Skin-suits”, le tute di pelle, il suo amore per il corpo umano ha anche origini scientifiche, affondando le radici nella tradizione medica della sua famiglia.
La serie “Feathered Children” è un’inchiesta su quale direzione potrebbe prendere l’umanità attraverso la manipolazione genetica. L’artista definisce le sue sculture delle domande ed è per questo che le vuole vulnerabili. Esse suscitano nello spettatore il bisogno di prendersene cura.
La superficie delle sculture è fatta di cera e di piume, evocando così anche il mito di Icaro: quasi angeli caduti, le sue creature addormentate sembrano sognare i voli che potrebbero fare se avessero ancora le loro ali.
La bellezza dei piumaggi trasmette sinesteticamente il piacere che danno al al tatto e rendere palpabile la natura animale insita nell’uomo.
I suoi corpi sgonfiati sembrano invece pelli rimosse perché troppo pesanti per essere portate: quanto pesa un corpo senz’anima?
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