Cristina Coral, il corpo incorporato
La finezza con cui le fotografie di Cristina Coral riescono a trasformare scene apparentemente ordinarie in immagini poetiche e surreali è a tratti disarmante.
Cristina ritrae soprattutto figure femminili, alla cui complessità cerca di dare forma: fissate spesso in pose apparentemente innaturali, la loro fusione con l’ambiente che le circonda cerca di rispondere agli interrogativi che sembrano abitarle. Sono le stanze che le accolgono le vere protagoniste, che diventano dei luoghi dell’anima dall’estetica raffinata.
E grande bellezza è quella emanata da queste immagini. Pura come i colori che l’artista utilizza magistralmente.
Vi invito ad esplorare le diverse serie di scatti presenti sul suo sito. Soprattutto in “Rooms stories” et “inside/outside” il gioco sottile tra presenza e assenza, tra luoghi dello spazio e della mente, tra le forme dei corpi e il loro realizzarsi nella chiarezza del colore e della luce crea suggestioni che fanno risuonare echi di memoria non nostra.
E nei ricordi affondano le radici le fotografie della serie “Overlap of memories”, opere a tecnica mista in cui la trama di tessuti che velano i ricordi di una realtà soffusa si fa schermo per lasciar trasparire ciò che invece è ancora presente.
Qui una selezione di foto. Seguitela su Instagram.