Art,  Photography

Miniatures – Pentti Sammallahti al Musée de la Photographie di Nizza

Fino al 24 gennaio 2021 il Musée de la Photographie Charles Nègre di Nizza espone le “Miniatures” di Pentti Sammallahti fotografo finlandese.

“Miniature” etimologicamente sono le pitture al minio, il metallo rosso utilizzato nel Medioevo per decorare con dipinti di piccolissime dimensioni i manoscritti. Il termine, che per questo ha assunto poi il significato di riproduzione in dimensioni ridotte, ricorda qui anche il gesto lento del monaco intento in qualcosa di quasi sacrale.
È la sensazione che si vive osservando le immagini di Sammallahti: una sacralità che ricorda i riti orientali soprattutto nella composizione dell’immagine.

Tutto sembra incredibilmente al posto giusto nelle sue visioni che leggono nel mondo ordine e armonia e rispecchiano corrispondenze profonde che risuonano come le note di una partitura.
Musicista, oltre che matematico e storico dell’arte, a Tallin nel 1980 fotografa dei passanti che sfilano davanti ad uno stesso muro. Ne esce una galleria di individui ciascuno dei quali gli ispira una differente melodia:

Anche l’uso del bianco e nero che l’artista sa cogliere in tutte le sue sfumature crea astrazione e una sorta di gentilezza formale e sostanziale.
È un bianco e nero che non toglie nulla all’immagine, un po’ perché si tratta quasi sempre di scene tendenzialmente monocromatiche (paesaggi innevati o notturni, silhouette in controluce, scene che trascolorano nella nebbia), un po’ perché il sentimento che viene ritratto non ne ha bisogno, esprimendo una sorta di malinconia a tratti nostalgica a tratti intimista.
Amante del libro ha realizzato più di 40 libri o portfolii, denominati “opus”, di cui solo una piccola parte è dedicata al proprio lavoro.

Nelle grandi scene panoramiche l’uso estremo del fish eye apre lo sguardo oltre il presente offrendo nella stessa foto scene differenti quasi fossero diverse possibilità contemporanee da cogliere.


Nato a Helsinki nel 1950 Pennti Sammallahti è nipote di una delle prime donne fotografe finlandesi Hilldur Larsson e sin da piccolo si interessa alla fotografia. Nel 1970 presenta la sua prima esposizione personale e 4 anni più tardi diventa insegnante di Fotografia e Stampa alla Scuola Superiore di Arte e Design di Helsinki. Nel 1991 fonda un atelier e moltiplica le sue spedizioni fotografiche in diversi paesi dell’Europa e dell’Asia. Ha esposto in tutto il modo e le sue opere sono esposte nelle collezioni di grandi istituzioni internazionali come la Bibliothèque Nationale de France, il Moderna Museet di Stoccolma, il Museum of Fina Art di Houston e il Victoria and Albert Museum di Londra.