L’Atelier di Fiorella Pierobon a Nizza
Ci sono parole che accendono subito ricordi, ci sono nomi che da soli bastano a evocare decenni di emozioni, ci sono persone che anche se non conosci direttamente sono entrate nel tuo quotidiano e hanno saputo accompagnarti con la loro voce e il loro sorriso.
Per tutti quelli che come me hanno vissuto la nascita e gli anni d’oro di Canale 5 Fiorella Pierobon è tutto questo.
Ma Fiorella è soprattutto un’artista, la sua passione per la pittura risale a quando, giovanissima, rappresentava la vita quotidiana servendosi della matita colorata. Aveva già partecipato a diverse mostre collettive quando la nascente carriera nel mondo dello spettacolo la assorbiva completamente lasciandole poco spazio per questa sua passione.
L’ho incontrata qualche giorno fa nel suo atelier nel Vieux Nice, il centro storico di Nizza, dove, circondata dalle sue creazioni, mi ha raccontato un po’ di sé e di quello che significa per lei esprimersi attraverso la pittura.
Le sue opere appaiono subito nella loro evidenza materica: il colore non è steso a strati ma quasi scolpito, scavato, diventa traccia, percorso, prima ancora che storia e racconto.
E forse è proprio qui, in quei solchi che disegnano cammini piuttosto che forme che si trova la chiave di lettura della sua opera.
C’è una tridimensionalità che va oltre la plasticità stessa, una progressione verso la profondità, un non volersi arrestare alla superficie delle cose, un processo che continua al di là dei confini della tela.
E infatti molte sue opere prendono vita su oggetti, a volte di arredamento, a volte di scultura vera e propria, dando in questo modo una presenza volumetrica alla visione del mondo dell’artista.
I suoi cieli stellati, il mare e la terra prendono consistenza soprattutto come luce, quella che le superfici incise riflettono e magnificano attraverso il colore.
Alcune sue opere fanno parte di installazioni permanenti (come quella presente al Museo di arte contemporanea di Lucca) o sono state acquisite da musei (Museo Dino Zoli di Forlì, Pinacoteca del Consiglio Regionale della Toscana e Pinacoteca di Follonica).
Oltre alla pittura Fiorella è da sempre appassionata di fotografia. I viaggi che ha potuto effettuare in numerosi paesi esotici quando ancora non erano stati invasi dal turismo di massa sono documenti preziosi che spero vorrà presto condividere in qualche modo con il modo.
Questo slideshow richiede JavaScript.