Jazzin’Nice – 70 anni di amore per il Jazz a Nizza
Fino al 15 ottobre è ancora visitabile al Musée Masséna di Nizza l’esposizione dedicata ai 70 anni del Nice Jazz Festival, la rassegna di musica Jazz che forse non tutti sanno essere stata la prima d’Europa.
Il legame della musica Jazz con questa città affonda le sue radici proprio ai primordi del genere e della sua diffusione oltre i confini degli Stati Uniti.
Nel 1918 la città di Nizza fu scelta come centro di convalescenza e riposo per i militari americani sbarcati in Francia. È con loro che arriva all’inizio in città questa musica completamente nuova. Negli anni successivi la musica afroamericana si diffonde a Parigi sotto forma di musica da ballo dai ritmi rivoluzionari ma è sul Mediterraneo che con lo sviluppo del turismo trova i fattori più favorevoli al suo successo diffondendosi nei luoghi di divertimento e di spettacolo. Gli stessi artisti statunitensi scegliendo la Riviera come meta turistica contribuiscono a creare un fermento speciale attorno a questo genere e favoriscono la crescita di nuovi talenti. Il Negresco, il Ruhl, il Savoy, il Palais de la Méditerranée, assieme ai casinò, ai dancing e ai cinema diventano i luoghi di diffusione del Jazz.
La prestazione di un giovane Louis Armstrong nel 1935 al Casino Municipal rivela l’elaborazione di uno stile che lascia ormai sempre più spazio all’improvvisazione e al solista.
Sin dagli esordi la musica Jazz ha affascinato i giovani nizzardi, dando nascita anche ad alcune vocazioni, come nel caso del sassofonista Barney Wilen e il trombettista Aimé Barelli, che oltre ad avere delle eccellenti carriere internazionali hanno contribuito anche a diffondere, alla fine degli anni ’70, la musica Jazz nella regione.
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Josephine Baker davanti al casino della Jetée (1934)
La data cardine della storia del Jazz a Nizza è il 1948: al 22 al 28 febbraio vi ha luogo infatti il primo Festival del Jazz al mondo. Quello stesso anno i francesi scoprono la musica bop. Questo periodo, assai fecondo per la musica jazz vede confrontarsi due tendenze stilistiche, una specie di querelle tra i sostenitori di un Jazz classico e i partigiani di un Jazz evolutivo.
È in questo clima che ha luogo a Nizza, come evento di chiusura del Carnevale il primo Festival internazionale di Jazz.
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L’assenza di rappresentanti della nuova corrente bop rivela la scelta di privilegiare il “vecchio stile” e illustra come questa frattura andrà sempre più amplificandosi.
Il Festival, legato in seguito alla location collinare delle Arènes de Cimiez, ha visto in realtà la luce nei locali eleganti dell’Opéra de Nice, sotto la volta vetrata del Casino Municipal di Pace Masséna e il pubblico vi associava la danza.
La Nuit de Nice, la serata conclusiva di questo primo festival:
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La presenza di Louis Armstrong con le sue All Stars suscita l’entusiasmo del pubblico e la serata finale al Negresco in presenza di Stephane Grappelli e di Django Reinhardt, del balletto dell’Opéra de Nice e anche di un giovane Yves Montand termina all’alba. La leggenda vuole che Louis Armstrong rientrasse negli USA con lo spartito di una canzone che lo aveva affascinato: “C’est si bon!”, scritta dal nizzardo Henri Betti e interpretata quella sera da Suzy Delair. Armstrong la registrò nel 1950 facendone un successo planetario.
Dopo un periodo di interruzione di 23 anni l’esperienza viene rinnovata nel 1971 al Théâtre de Verdure prima di prendere il suo slancio definitivo nel 1974.
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La programmazione testimonia da subito la qualità delle scelte musicali: dopo che Ella Fitzgerald ha reso omaggio a Louis Armstrong nel 1971, l’edizione successiva vede la presenza di maestri del bop Dizzy Gillespie e Max Roach, Charlie Mingus e il giovane Herbie Hancock.
Il 1974 è anche l’anno della nascita della Jazz Parade, una formidabile festa del Jazz: più di 30 orchestre, 250 musicisti si alternano su 3 scene per 21 ore di musica al giorno per più di una settimana.
Parate e animazioni nelle vie della città con jam sessions e omaggi ai grandi del jazz.
L’anfiteatro di Cimiez ospita inizialmente il jazz della tradizione, ma le edizioni successive vedranno diversificare la programmazione e si vede apparire il blues, il rhythm and blues, il neo bop, il jazz fusion , il latin jazz. L’eclettismo degli organizzatori favorisce la presenza di musicisti appartenenti a generazioni diverse.
Nel 1994 la rassegna prende definitivamente il nome di Nice Jazz Festival. Conservando la formula dei concerti simultanei su tre palchi il festival si apre in seguito a correnti musicali diverse.
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L’esposizione ricchissima di foto, documenti, strumenti musicali e racconti di luoghi ed eventi è accompagnata da una colonna sonora che ripercorre a partire dagli esordi fino ai giorni nostri il legame tra i grandi maestri del Jazz con la città di Nizza:
Josephine Baker – Lonesome love sick blues 1927
Sam Wooding & his orchestra – Breakaway 1929
Louis Armstrong – St. Louis blues 1934
Django Reihardt & Quintette du Hot Club de France ft Freddy Taylor – Georgia on my mind 1936
Quartette de Thomas et des Merry boys – Celesta ft Marcel Bianchi 1946
Aimé Barelli et son orchestre – Riviera 1941
Blossom Dearie – The Riviera 1957
Armand Molinetti & son rocking Quintette – Bambino 1956
Coleman Hawkings/Manny Albam & his orchestra – La mer (beyond the sea) 1956
Jerry Mengo et sa grande formation – Dans le bleu du ciel bleu 1958
Sidney Bechet – J’ai deux amours 1957
Louis Armstrong with SY Oliver’s orchestra – C’est si bon 1950
Miles Davis – Ascenseur pour l’échafaud 1957
Barney Wilen Un témoin dans la ville 1959
Michel Legrand – La Baie des Anges 1962
Stéphane Grappelli & Bucky Pizzarelli – I’ll remember april 1979
Mary Lou Williams – A Grand nite for swinging 1978
Chet Baker – Dear Old Stockholm 1975
Miles Davis – Portia 1986
Sylvain Luc Trio Sud – Mojo 1999
Louis Winsberg Douce France Trio – Le Sud 2006
Richard Galliano – Nice Blues 2016
Vincent Peirani Trio – Waltz for JP 2012
André Ceccarelli – Armstrong 2013
Rodolphe Raffalli – Méditerranée 2009
Paris Jazz Big Band – Carnaval 2012
Nice Jazz Orchestra – Grande Parade boogaloo 2011