Architecture,  Art,  Exhibitions

Galleria Campari a Sesto San Giovanni

Tutto per me è nato da questa immagine.

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Negli anni in cui ci capitava di passare nei paraggi per vicinanza abitativa e logistica questo posto era un cantiere. Si tratta dell’edificio in cui si trova la sede della Campari a Sesto San Giovanni, costruito su progetto dell’architetto Mario Botta proprio negli anni 2007-2009 e che ha recuperato lo storico fabbricato realizzato nel 1904 da Davide Campari, che risulta ora incastonato in questa struttura futuristica. E futurista.

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Futurista perché l’ispirazione e il tributo di Mario Botta verso Fortunato Depero è più che evidente.

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La collaborazione di Depero con Campari fu lunga e prolifica. Questo sopra è il progetto del 1933 per il padiglione Campari in un’esposizione internazionale. 
Il tributo di questa struttura all’artista roveretano è sottolineato anche dalla dedica e dalla realizzazione dei due “intarsi” sulle facciate laterali dell’edificio originario, che riproducono appunto due disegni di Depero per Campari.

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Depero è à l’honneur, ma la visita alla Galleria Campari offre un’interessante panoramica sulla sorprendente capacità di comunicazione di questa azienda, che si è avvalsa di artisti eccezionali, di innovazioni all’avanguardia e di intuizioni geniali per far vivere e conoscere il proprio marchio sin dai primi decenni del secolo scorso.

Aperta al pubblico nel 2010, in occasione dei 150 anni di vita dell’azienda, raccoglie un incredibile quantità di materiale di grande valore storico e artistico.

La struttura ospita gli uffici amministrativi della Campari e serve anche come spazio per eventi, realizzabili nella lobby di 1000 mq o nel grande parco all’esterno.

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La Galleria è un vero e proprio museo, la cui visita è un’esperienza sensoriale completa, visto che per compierla ci si avvale di sistemi multimediali, come il video wall con 15 schermi dedicati ai caroselli dagli anni ‘50 agli anni ‘70, i proiettori con i manifesti d’epoca, le immagini dedicate agli artisti, ai calendari e agli spot pubblicitari fino alle recenti “12 storie” emesse quest’anno su youtube in sostituzione del calendario cartaceo.
Infine un tavolo interattivo con 12 schermi touch screen consente di fruire gran parte del vasto patrimonio artistico dell’azienda.

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Al primo piano della galleria, dopo un’interessante excursus sulla storia della Campari, si possono ammirare tra il resto i manifesti originali della Belle Epoque e le grafiche pubblicitarie dagli anni ‘30 agli anni ‘70 firmate da importanti artisti come Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Fortunato Depero, Franz Marangolo, Guido Crepax e Ugo Nespolo.

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Al piano superiore l’esposizione continua con oggetti dei decenni successivi, firmati da affermati designer come Matteo Thun, Dodo Arslan, Markus Benesch e Matteo Ragni. 

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L’ultima zona è dedicata alle esposizioni temporanee, in questo caso si trattava di foto storiche del Giro d’Italia di cui la Campari è stata a lungo sponsor.

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