Sentier littoral du Cap Taillat
Questa escursione è indubbiamente una delle più belle che si possano fare lungo le coste della Côte d’Azur.
Lo so, questa cosa l’ho detta almeno una decina di volte, ma basterà dare un occhio alle foto che seguono per rendersi conto a quale punto la natura qui abbia dato il meglio di sé.
Siamo in zona St-Tropez, nel comune di Ramatuelle, in un parco naturale protetto percorribile solo a piedi (possibilmente in adorazione) tra la macchia e il mare.
La meta della nostra gita, come si diceva nella Settimana enigmistica qualche anno fa (ma forse in effetti esiste ancora quel cruciverba, visto che si tratta della rivista più conservativa mai stata stampata dai tipi italiani), la nostra meta, dicevo, è Cap Taillat, una penisola che si stacca dalla costa attraverso un istmo di sabbia, il secondo tra i capi che disegnano questo tratto di costa tra Ramatuelle e La Croix-Valmer.
“Eccessivo”, “esagerato” e altri aggettivi simili, era più o meno questo il tono delle parole che mi uscivano dalle labbra mentre ridevo incredula, camminando lungo i sentieri e le rocce di questo sito, che da quando è diventato un’area naturale protetta è esploso nuovamente in tutta la sua bellezza.
Fino agli anni ’90 infatti la frequentazione della zona era completamente anarchica, le automobili potevano arrivare sino all’istmo di sabbia di Cap Taillat ed era praticato normalmente il camping selvaggio di tende e caravan.
Il Conservatoire du littoral ha acquistato la zona nel 1987, quando il Club Med aveva progettato di costruirvi un porto e 400 bungalow. Da allora l’area è ritornata ad essere un paradiso di pace. La vegetazione ha ripreso piede, piante e arbusti sono tornati ad essere padroni dei luoghi regalando ai visitatori profumi e colori unici, che si mescolano sapientemente con quelli del mare.
Ci sono vari percorsi possibili per visitare questa zona litoranea, noi siamo partiti dalla spiaggia dell’Escalet, da dove l’istmo di Cap Taillat si raggiunge in circa 30-45 minuti, a seconda che si scelga il sentiero più diretto o che si percorrano le piste più impervie tra le rocce. E a seconda, soprattutto, di quante pause per scattare foto si facciano.
Lungo il cammino si passa accanto a piccole spiagge argentate e criques che racchiudono specchi d’acqua di un azzurro sorprendente; i profumi e i colori della macchia mediterranea esaltano al massimo l’esperienza sensoriale di questi luoghi.
Tocccherà tornare presto per visitare meglio la zona; il lungo tratto di costa tra Cap Camarat e cap Taillat permette infatti molte altre escursioni.