Ritorno a Cap Dramont
Sono passati solo due mesi dalla nostra ultima gita al Cap Dramont ma rispetto ad allora l’inverno ha preso decisamente il sopravvento.
La prima conseguenza di ciò è che il bagno ristoratore alla spiaggia di Camp Long questa volta ce lo sogniamo.
La seconda è che l’aria cristallina di gennaio ha, per quanto allora potesse sembrare impossibile, acceso ancora di più i colori di questo luogo eccezionale.
I sentieri che si tuffano nel bosco partendo dalla strada principale che collega il Port de Poussaï a Camp Long sono numerosi, questa volta ne abbiamo imboccato uno che ci ha portato su una vasta spianata fatta apposta per il nostro pic-nic al sole. Si tratta della Pointe de l’Esquine de l’Ay.
Qui le rocce rosse che scendono dal Sémaphore ricoperte dalla macchia mediterranea sembra proprio vogliano solo mescolare il loro profumo a quello del mare. Qui c’è solo il rumore delle onde.
Questa volta abbiamo completato il percorso ad anello, passando sempre dai sentieri più prossimi al mare all’andata ma salendo fino al Sémaphore nel percorso di ritorno. Siamo a circa 200 metri e la vista sulla baia di Agay e il Pic Roux dell’Estérel è un vero spettacolo.
Una bella camminata, circa 7 chilometri di saliscendi tra discese verso il mare e risalite sul sentiero principale con sempre nuovi panorami che si aprono sul blu.
Il ritorno alla Plage di Débarquement è piuttosto rapido e abbiamo il tempo di passare dalla vicina Saint-Raphaël per rifocillarci e godere della spiaggia al tramonto.
L’ho già detto che se il paradiso esiste deve avere per forza i colori dell’Estérel?