Lisbona – Belém
Questo quartiere, che deve il suo nome alla deformazione di quello della chiesa di Santa Maria di Betlemme, è situato alla foce del Tago a 2 km dal ponte 25 aprile ed è famoso soprattutto per essere il luogo da cui partirono le caravelle dei grandi esploratori portoghesi del ‘500. Il più noto fra questi, Vasco de Gama (che nel 1498 doppiò il capo di Buona Speranza aprendo la via per le Indie) è qui sepolto.
L’emblema del luogo è la Torre di Belém. Costruita come faro fortificato su un isolotto per proteggere il porto, si distingue da terra ma soprattutto dal fiume per la straordinaria bellezza della decorazione dell’esterno, con le funi scolpite nella pietra, le balconate aperte, le torrette moresche e gli originali merli a forma di croce dell’Ordine di Cristo.
Gli interni gotici sotto la terrazza, in origine deposito d’armi e prigioni, sono molto austeri, mentre è molto elegante l’area privata con la splendida loggia ispirata al Rinascimento italiano e la spettacolare veduta panoramica.
Un tempo, prima della bonifica delle rive del Tago, la costa era molto più arretrata, il monastero stesso sorgeva direttamente sul fiume e la torre dava l’impressione di essere costruita direttamente sulle acque.
Il Mosteiro dos Jéronimos è un altro esempio dello stile manuelino, che prende il nome dal sovrano che agli inizi del 500 fece fiorire questa architettura. Fu costruito nel 1501 per celebrare il successo della spedizione di Vasco de Gama nelle Indie.
Arcate a volta e colonne ornate con sculture di fogliame, animali esotici e strumenti nautici decorano il chiostro dall’aspetto grandioso. Opera di Joao de Castilho fu terminato nel 1544.
Le spettacolari navate della chiesa di Santa Maria sono sorrette da esili colonne ottagonali che si allargano come palme verso il tetto. Il portale sud è una fantasmagoria di motivi religiosi uniti a temi secolari in onore del re del Portogallo.
Oggi Belém è un quartiere verde e spazioso con molti musei (le ali del monastero ospitano il museo archeologico e notevole è anche il museo di arte contemporanea nel moderno Centro Culturale), parchi e giardini.
Sulla riva del Tago di fronte al monastero sorge Il Padrão dos Descobrimentos, il monumento moderno che celebra i grandi navigatori. È una stele di cemento alta 52 metri, costruita nel 1960 per celebrare il cinquecentesimo anniversario della morte di Enrico il Navigatore. Scolpita a forma di caravella rappresenta il Navigatore seguito dagli altri esploratori e dai mecenati che ne permisero i viaggi.
Ci sarebbero ancora un sacco di cose da vedere qui, come il museo delle carrozze antiche, quello dell’elettricità, il giardino tropicale e altro ancora, ma il tempo è limitato. In ogni caso è d’obbligo passando di qui una pausa degustazione alla Pasticceria di Belém, celeberrima per i suoi pastéis de nata, le sfogliatine con crema inglese che non bisogna assolutamente mancare di assaggiare!