Saint-Honorat
Dopo più di quattro anni eccoci di ritorno all’isola di Saint-Honorat. Questa, la seconda in ordine di grandezza delle isole Lérins che si trovano di fronte a Cannes, è un’isola dalla vocazione particolare. Difficile organizzarvi una gita in estate, quando si desidera soprattutto approfittare dei bagni di sole e di mare dato che, a causa della proprietà monastica la t-shirt è d’obbligo e che le sue coste non sono comunque ospitali quanto quelle della sorella maggiore Sainte-Marguerite.
In ogni caso la bellezza della natura che la abita è superlativa.
Tormentata da saraceni, protetta da templari e governata da priori, l’isola di Saint-Honorat è stata nel corso dei secoli protagonista di continui scontri e punto nevralgico del movimento monastico europeo. Qui, in occasione della nostra prima visita, avevo riportato qualche appunto relativo alla sua storia.
Di questo passato tumultuoso e romanzesco, restano alcuni simboli cavallereschi sparsi per l’isola e la mastodontica fortezza in mare, una tra le più singolari ed affascinanti di tutta la Francia.
Oggi la comunità monastica è formata da circa 25 monaci provenienti da orizzonti culturali diversi. Alcuni di loro praticano soprattutto la preghiera, altri invece si dedicano alla coltivazione della vite.
Le vigne sono attestate sin dal Medio Evo, ma è dagli anni novanta che gli attuali monaci coltivano le terre dell’isola producendo pregiati vini bianchi e rossi.
L’abbazia di Lérins accoglie regolarmente degli ospiti nel suo albergo monastico: adulti alla ricerca di serenità, studenti che preparano i loro esami, persone senza fissa dimora o bisognose di aiuto portate qui da associazioni e gruppi di riflessione e preghiera.
E’ anche proprietaria della compagnia di navigazione Planaria che assicura i collegamenti con Cannes.