Eze Village
Eza, Isia, Isie, Esia, le fluttuazioni del nome di questo villaggio sembrano trovare pace solo col passaggio alla casata di Savoia nel 1388, quando diventa Esa, nome che sarà tradotto nel francese Èze.
Anche se probabilmente l’origine del nome è romana il fascino della tradizione che lo lega alla dea Iside attraverso i Fenici è troppo forte per non cedervi.
E vi cedette pure lo scultore Jean-Philippe Richard, che chiamò Isis una delle sue sculture per il Jardin exotique che corona il villaggio nel punto più alto del suo sperone.
Questo giardino è forse la maggior attrattiva del villaggio. Creato con il concorso di Jean Gastaud, creatore dei Jardins Exotiques di Monaco, è protetto a nord dal plateau de la Revère e la sua pendenza assicura un drenaggio naturale importantissimo, visto che si trattava di piantare specie adatte al terreno arido: cactus, agave, aloe e via dicendo.
La vista panoramica che si ha da lassù è mozzafiato, soprattutto in queste giornate di aria limpida invernale, in cui lo sguardo arriva nitido fino alla penisola di Saint-Tropez.
Nel 2004 nasce la concezione odierna del giardino, in cui accanto alle piante esotiche si trovano vari percorsi, artistici e tematici e anche spazi adatti al relax e alla concentrazione.
Al villaggio storico si accede attraverso la Poterne, l’ingresso principale, e si è subito immersi in un’atmosfera che parla di storie passate.