30 giugno 2014, cosa resta di Play Radio?
Quasi nulla, apparentemente.
Sette anni dopo l’ultimo giorno di vita di Play Radio è davvero difficile reperire informazioni e dati su questa meteora radiofonica che ha trasmesso per circa 20 mesi, cercando di mettere in piedi un progetto a mio avviso veramente bello e innovativo, ma che purtroppo non ha potuto prendere il volo come avrebbe meritato.
Dopo essermi resa conto che in rete non si trovava ormai quasi più niente e che anche la mia memoria fatalmente cedeva il passo, mi sono decisa a cercare di fissare tutto il salvabile, innanzitutto redigendo l’articolo relativo della Wikipedia, che fino a qualche settimana fa si limitava ad uno striminzito paragrafo con un paio di date e una lista di nomi.
Pochissime le fonti reperibili: un comunicato stampa sull’apertura della radio, un paio di articoli on line sull’ampliamento delle frequenze e sulle sponsorizzazioni in ambito sportivo, e poi la wayback machine, quell’archivio digitale del world wide web, che conserva in parte anche le pagine dei siti che sono stati chiusi. In parte perché la macchina non può fissare tutti i contenuti, ma riporta solo alcuni dei salvataggi effettuati e quando si tratta di siti molto dinamici -com’era il caso di playradio.it- quello che si trova è davvero limitato. In ogni caso cercando bene fra le schermate che uscivano dai pochi link disponibili sono riuscita a recuperare la lista dei programmi (a mia memoria dovrebbe essere della fine del 2006, essendo presente Paso Doble, programma del mattino con Viscardi e Labranca, che sostituì il precedente Plug&Play e che fu sostituito poi da Il Buono, il Brutto e il Cattivo).
L’articolo completo della Wikipedia lo trovate qui [edit: l’articolo è stato praticamente interamente rimosso a causa della “mancanza di fonti”, come se la testimonianza dei protagonisti non fosse sufficientemente valida].
Lì ci sono tutte le informazioni relative al concept, ai protagonisti e alla storia di questa radio, alle frequenze e alle curiosità. Gran parte di quello che vi è riportato esce dalla mia memoria, anche se mi sono premurata di trascrivere solo quello che era supportato anche dalle fonti reperite ed ho lasciato immutati i pochi dati che già erano stati inseriti dall’anonimo redattore che mi ha preceduto a suo tempo in questa impresa.
Qui di seguito copio la sezione relativa ai programmi, la più complessa da ricostruire e anche quella che mi preme di più salvaguardare, dato che il ricco palinsesto era uno dei punti di forza di questa radio:
La programmazione settimanale (nella sua ultima e più duratura variante) iniziava alle sei del mattino con “Buongiorno Play” (Simona Volta) un’ora dedicata alla rassegna stampa e all’approfondimento delle notizie principali della giornata (con il contributo della redazione di AGR). Proseguiva poi con “Il Buono, Il Brutto, il Cattivo” (Luca Viscardi, Tommaso Labranca e Salvio Cianciabella – prima dell’arrivo di quest’ultimo il programma si chiamava “Paso Doble”), tre ore di intrattenimento ironico e intelligente in cui l’informazione si univa alla gag e alla caratterizzazione scherzosa. Alle 10 il collegamento era con Roma e “Play Watch” (Fabio Canino, Francesca Zanni), programma che gravitava attorno al mondo della televisione, commentandone le trasmissioni e i risultati di ascolto. Alle 12 si tornava a Milano con “Arrivano le femmine” (Ambra Angiolini, Marisa Passera), diventato in seguito “Duo di fatto” quando Stefano Gallarini prese il posto di Ambra al fianco de La Giada (lo pseudonimo allora utilizzato da Marisa Passera). Seguiva il programma dedicato allo sport, condotto da Massimo Caputi e Mauro De Marco (“Fair Play”, dalle 14 alle 15, inizialmente condotto da Gene Gnocchi e Manuela Doriani, poi passata a “Polisportiva Play” il lunedì sera dalle 21 alle 23). Il pomeriggio fino alle 17 era dedicato a un programma prettamente musicale, “Play List”, condotto da Marco Biondi e Petra Loreggian, redattore Giacomo Jaselli (Jack Jaselli, oggi noto musicista), che vedeva tra l’altro, oltre alla partecipazione di cantanti famosi, anche le performance dal vivo di giovani talenti. Dalle 17 alle 19 era la volta di “Citofonare Play” con Flavia Cercato e LaLaura, seguito dal programma “Play Life”, in cui Emilio Levi con la sua consueta eleganza accompagnava l’aperitivo degli ascoltatori attraverso i suoi commenti ai fatti del giorno. Nella fascia pre-serale, che ha visto numerosi cambiamenti nel palinsesto, ricordiamo anche i programmi di Flavia Cercato assieme a La Giada (“Play People” dalle 18 alle 20) e quello di Simone Maggio (“Play Club” dalle 18 alle 21).
Alle 21 iniziava “Let the music play” creato e condotto da Giorgio Ginex, con una selezione raffinatissima di musica alternativa, new jazz e new soul. La seconda parte del programma continuava dalle 23 senza conduzione per arrivare infine alle repliche notturne di alcuni programmi della giornata precedente.
Nel week end il palinsesto si arricchiva dei due programmi mattutini di Stefano Gallarini (“BuongiornoPlay week end” dalle 7 alle 9) e di Monica Stefinlongo (“Play Week End” dalle 9 alle 12), seguiti dagli aggiornamenti di news (“Superclassifica News”) e sportivi (“Sport Week end”) di Gabriella Mancini con Manuela Doriani prima e in seguito Chicco Giuliani (ospite spesso Teo Teocoli, che interveniva con le gag dei suoi personaggi più noti). Il pomeriggio del week end era il regno di Simone Maggio, che terminava il suo programma “Boombox” prima delle classifiche delle 19, “Play Tunes” il sabato e “Play Charts”, la domenica, condotte entrambe da Luca Viscardi, rispettivamente quella dei dischi più venduti (in Italia, negli Usa, in Uk e on line) e quelli più suonati dalla radio stessa.
Tra i programmi serali del week end “Play Digital” (la domenica dalle 21 alle 23) dedicato alle nuove tecnologie e condotto da Stefano Gallarini e Chicco Giuliani, spaziava dall’informatica ai videogiochi per scandagliarne tutte le novità e “Mazurka” (sabato dalle 20 alle 23) con Lorenzo Campagnari (da ricordare anche il programma mattutino che quest’ultimo conduceva in un primo tempo con Tommaso Labranca “Plug&Play”). La programmazione della tarda sera del week end era dedicata a una selezione molto originale di musica da club, rispettivamente “Let The Music Play Movie Selection” e “Let The Music Play Disco Selection” curate entrambe da Andrea Gelli.
Oltre a redigere l’articolo sulla Wikipedia ho voluto poi, in occasione di questo settimo anniversario della chiusura di Play Radio, caricare su youtube la sua ultima ora di trasmissione, quel Play Tunes che di solito prevedeva la messa in onda delle classifiche italiane e straniere e che quel sabato 30 giugno 2007 ha visto passare in rassegna le musiche che hanno segnato le tappe principali della radio assieme a chi, anche dietro le quinte, le ha dato un’anima.
Le immagini che lo accompagnano furono catturate dallo schermo a suo tempo e altre (wall paper e playlist) erano presenti nella wayback machine:
[edit: youtube ha bloccato il video a causa del copyright sulla musica, certo perché il motivo per cui un ascolta una registrazione così pessima è senz’altro per ascoltarne la musica gratis – il video è quindi stato ricaricato qui in locale]
La schermata che mi commuove di più, lo confesso, è quella classifica del 12 maggio 2006 che mi ha ricordato -se mai ce ne fosse stato bisogno- perché mi piaceva tanto quella radio.
La selezione musicale era senz’altro uno dei suoi punti di forza: mai banale, sempre attenta alla qualità e con un’identità sempre riconoscibile.
Parlando della musica non si può non citare una volta di più il programma serale Let the music play di Giorgio Ginex con la sua scelta di musica alternativa estremamente originale e godibilissima. E’ davvero un dramma non essere riuscita a conservarne nemmeno una registrazione, l’insieme di musica e conduzione ne faceva un gioiello irripetibile e mai più ritrovato in nessun altro palinsesto radiofonico.
Qui di seguito altri screen shot relativi alla descrizione dei programmi, tutti riesumati dal sito attraverso questa specie di macchina del tempo virtuale che è la wayback machine:
Il Buono, il Brutto e il Cattivo
Fair Play:
Play Life:
Mazurka:
Buon Giorno Play week end:
Play Digital:
Polisportiva Play:
Sport Week End:
Let the music play disco selection:
Playlist:
Citofonare Play:
I programmi, per lo più condotti in coppia, si avvalevano tutti di un grande lavoro di preparazione, eseguito da una redazione specifica.
Di quello del mattino, Il Buono, il Brutto e il Cattivo, uno dei miei preferiti (redattore ne era Fabrizio Gaias), che trattava le notizie del giorno, alternando approfondimenti e interviste a momenti di satira e gag esilaranti, sono riuscita a recuperare qualche podcast; qui di seguito un paio di interventi dei conduttori, preceduti dagli inserti più divertenti, aggiunti sapientemente dal tecnico regista della trasmissione, Nico Carminati.
I momenti topici seguivano il filo conduttore offerto dall’omonimia con il film di Sergio Leone: la siesta, il saloon e il duello, seguiti dall’esilarante “Studio anch’io” (in cui si fingeva un ipotetico concorso di notizie, tutte inutilmente assurde, che avrebbero meritato per questo di essere inserite nel telegiornale di Italia 1 Studio Aperto).
Come ricordato anche tra le curiosità nell’articolo delle Wikipedia, Viscardi, Labranca e Cianciabella, impersonando loro stessi, parteciparono con una serie di camei alla sit-com Andata e Ritorno in onda su Rai 2, eccoli:
Per finire impossibile non ricordare la voce ufficiale di Play Radio: Ivano Lenny, senza dubbio una delle più belle del panorama radiofonico e televisivo.
Qui di seguito una mini-playlist di spot promozionali da lui registrati per Play Radio:
Ecco, alla fine, a ben cercare e a dispetto di tutte le previsioni, qualcosa di Play Radio resta.
Felice di averlo fissato qui, a futura memoria, oltre che nella mia.
E’ il mio grazie a chi questa radio l’ha fatta.
6 commenti
Denis
Grande Anto, articolo spettacolare!
anto
🙂
Dando
Anche io la ricordo bellissima!
anto
eh già lo era! poi come disse il direttore “ad alcuni questa radio sarà piaciuta a qualcun’altro no, ma tutti quelli che ci hanno lavorato ci hanno messo il cuore e dovunque andranno continueranno a farlo”
Tommaso Labranca
Ah ah ah… cercando informazioni e foto per “YouTalent” (una nuova rivista per teen-agers che stocurando -autopromozione!-) sono finito in questa pagina dopo aver visto in Google Immagini Nico, il regista della nostra trasmissione…
Che tempi! Dieci anni fa ormai. Ancora adesso mi capita di svegliarmi alle 5.30 del mattino e di pensare: “Ecco… se Play fosse ancora attiva a quest’ora mi sarei dovuto alzare”.
Purtroppo “qualcuno” ha voluto che così non fosse.
Ti riassumo i titoli.
“Plau & Play” (in cui ero affiancato da un altro conduttore)
“Paso Doble” (durato poche settimane, in cui ero con Paolo Monesi)
“Il buono, il brutto e il cattivo” (in cui ero con Luca Viscardi, adesso direttore di Radio Number One, e Salvio Cianciabella, di cui ho riperso un’altra volta le tracce).
In una di queste immagini, vicino a Cianciabella impegnato a fotografare, c’è il nostro ottimo redattore Fabrizio Gaias, oggi A Discoradio.
Ciao!
anto
Grazie Tommaso! il programma che facevi con Cianciabella e Viscardi rimarrà una delle cose più intelligentemente divertenti che mi sia mai capitato di seguire alla radio!
Bei tempi sì, anche per me che vi ascoltavo.