A spasso per Marsiglia, parte 2: Notre-Dame-de-la-Garde e le Panier
154 metri.
Non sembra una distanza incolmabile, ma se sono in altezza e sono quelli della collina su cui sorge Notre-Dame-de-la-Garde, la cui salita ti stai apprestando a fare sotto il sole cocente di agosto, allora la prospettiva cambia.
E il punto di fuga è sempre un po’ più in su di quello che ti aspetteresti.
10 metri.
Questa l’altezza della statua in bronzo dorato della Madonna che protegge dall’alto i naviganti.
Quando la vedi apparire tra i tetti o tra le fronde le sue dimensioni ti danno la misura di quanto sia ancora lontana.
2. Solo due i gatti in servizio di lunedì. E si sono chiesti chi ce lo facesse fare, visto che in cima alla vetta avremmo trovato, per rifocillarci, solo un distributore di bibite guasto.
C’è da dire che ciò di cui poi si può godere da lassù ti ripaga di qualunque fatica.
La chiesa ottocentesca all’interno è splendidamente decorata e all’esterno il panorama della città e delle isole Frioul è davvero spettacolare.
Torniamo a livello del mare e poi di nuovo sull’altra riva del porto per addentrarci in un altro quartiere, un angolo di Marsiglia davvero caratteristico.
Si parte dalla Maison Diamantée e si prende la scalinata des Accoulés per salire al Panier.
Il quartiere prende il nome da un popolare cabaret del XVII secolo ed è uno dei più antichi della città.
Le strade ciottolate, i panni stesi al vento, i graffiti collage, la gente seduta ai tavolini sulle stradine illuminate dalla luce radente del tardo pomeriggio ne fanno un luogo dall’atmosfera davvero speciale.
Arriva la sera. Per questa volta finisce qui, con la luce rosa sulla chiesa di Notre-Dame-de-la-Garde e il porto che si addormenta nel buio della notte.