La Las Vegas che non ci sarà (più)
La prima cosa che ha notato Marco appena arrivati a Las Vegas è che c’era uno strano vuoto ad una certa altezza della Strip. A lui, che ci era già stato, non ci è voluto molto per realizzare che mancavano alcuni grossi complessi, come il New Frontier e lo Sturdust.
Se è piuttosto normale che qui giganteschi resort vengano abbattuti per poterne ricostruire di ancora più enormi e lussuosi, lo è un po’ meno che i lavori restino bloccati per anni: i progetti del Las Vegas Plaza e dell’Echelon Place, che dovevano sorgere al posto di quelli rasi al suolo, sono stati cancellati o sospesi, col risultato che adesso la zona nord della strip sta un po’ soffrendo.
Questi hotel occupano infatti aree davvero estese e il vuoto che lasciano una volta abbattuti è decisamente pesante nella geografia urbana e nell’economia della zona circostante.
Qui di seguito un video con la classifica delle più spettacolari implosioni attraverso le quali sono stati distrutti alcuni famosi e storici hotel di Las Vegas. E’ indicativo che diventino esse stesse motivo di spettacolo, con tanto di fuochi d’artificio e eventi celebrativi!
Lo Stratosphere torregggia ancora là in alto, verso nord, ma sarà sempre più isolato: anche il mitico Sahara, considerato da sempre la porta di ingresso di Las Vegas, giace infatti chiuso ormai da un anno, in attesa che un altro colosso prenda il suo posto.
Aperto nel 1952 e chiuso nel 2011 è rimasto in attività per ben 59 anni.
Chissà quanto dureranno i palazzi che vediamo oggi.
Una cosa è sicura: qualunque sia la Las Vegas che si ha l’occasione di vedere, quella sarà sempre un’immagine transitoria e molto probabilmente un giorno non troppo lontano non ci sarà più.
3 commenti
marco barsotti
sahara, dunes, sands: gli alberghi con i nomi del deserto spariscono.
Forse Las Vegas sta cercando di dimenticare la sua posizione.
Forse, per questo, sentiamo quasi un po di nostalgia.
marco barsotti
a proposito, DOPO il nostro passaggio viene fuori questa http://www.fox5vegas.com/story/19566446/strips-imperial-palace-to-become-the-quad
anto
🙂 ci ho pensato anch’io: un tempo la città faceva del deserto che la circonda il suo punto di forza mentre ora i nomi dei resort più lussuosi si rifanno tutti a celebri città europee, è quasi una corsa a ricreare l’ambiente il più lontano possibile a quello in cui la città è sorta.
chissà, la prossima volta magari ci capiterà di dormire in una torre Montecarlo….. ehmmmm… come non detto! 😉