Back to Seborga
Della storia del Principato di Seborga avevo già raccontato qui.
E di quanto questo villaggio sia stato importante per la storia della radiofonia internazionale avevo accennato qui (se qualcuno volesse approfondire l’argomento qui si può trovare l’intera storia delle radio a Seborga)
Ieri, a distanza di due anni siamo ritornati tra quei vecchi pirati per festeggiare i 30 anni di residenza in loco di Mark Dezzani, uno dei protagonisti di quella fantastica epopea.
Non ho potuto fare a meno di riprendere qualche foto del pittoresco borgo, avvolto in un’atmosfera romanticissima al calar della sera.
Lo splendido panorama verso il mare spiega anche perché il segnale che partiva da quassù potesse giungere fino a St-Tropez. Quello che si vede là sotto è Cap Ferrat e per arrivare alla penisola tropezienne, che si trova molti chilometri al di là di essa, le onde radio non trovano nessun ostacolo.
Detto (e visto) questo, credo che non ci sarebbe nemmeno il bisogno di sottolineare quali siano gli animali che hanno scelto di proliferare in un luogo così tranquillo.
Ma siccome li ho fotografati in tutta la loro placidità, eccoli qui:
Ma torniamo ai festeggiamenti. Essi erano organizzati a partire da mezzogiorno come una serie di jam sessions, in cui chiunque volesse poteva tenere un dj set o suonare uno strumento musicale.
Dopo cena abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’esibizione di Anna che con i suoi strumenti medievali, la ghironda e l’organetto, è riuscita a far danzare i pur satolli superstiti.
Non serve nemmeno che dica che il tutto era abbondantemente innaffiato da bevande consone ad una combriccola di vecchi pirati inglesi, vero???!?!
P.S. No, è una gigantesca menzogna che Grant beva solo Coca Cola!
P.S 2: Piuttosto ho dei seri sospetti su come passi il tempo quando si trova in zona: che dire di questo adesivo appiccicato sul casello di Bordighera?