Orange
Orange è soprattutto una bella cittadina provenzale, con i suoi scorci pittoreschi, le piazzette assolate e i ristorantini che offrono piatti prelibati e ottime degustazioni dei vini delle Côtes du Rhône.
Conosciuti già in epoca romana -e fatti prosperare anche dai Papi nel XIV secolo- i vini delle Côtes du Rhône devono la loro specificità ai sassi del Rodano che immagazzinano il calore del sole durante il giorno per restituirlo la notte. Si tratta di un vitigno che produce essenzialmente dei vini rossi AOC (appellation d’origine contrôlée).
Orange è anche una cittadina turistica, animata durante l’estate da numerosi eventi, nel suo teatro ovviamente, ma anche fuori.
La Cathédrale Notre-Dame de Nazareth, dalla tipica facciata romanico-provenzale e sede episcolpale nel medioevo, fu trasformata per un breve periodo in tempio protestante all’epoca delle guerre di religione e in tempio della ragione dopo la rivoluzione.
La sua storia ricalca le tappe fondamentali di questa città nel corso dei secoli: dal dominio della famiglia Nassau al ritorno della monarchia francese con Luigi XIV fino all’installazione del tribunale rivoluzionario di Orange.
Ma i monumenti cui Orange deve la sua fama sono quelli di epoca romana. La colonia di Aurasio fu infatti fondata dai veterani della II legione delle Gallie tra il 35 e il 30 a.C.
Di questo periodo sopravvivono diversi monumenti, i più celebri tra i quali sono l’Arco di Trionfo e lo spettacolare Teatro Antico.
L’arco di trionfo di Orange, eretto a nord delle mura evoca la potenza di Roma: le armi e le spoglie navali dei Celti sconfitti vi sono rappresentate per ricordare al mondo la superiorità dei Romani.
Iscritto nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, il Teatro Antico di Orange è il meglio conservato d’Europa. Edificato all’inizio dell’era cristiana è l’unico a conservare ancora l’intero muro di scena.
La capienza era di 9000 spettatori e numerose statue e colonne decoravano originariamente il muro di scena. Distrutto da un incendio nel IV secolo perde la sua funzione primaria e viene nel medioevo invaso dalle case, fino a diventare un vero quartiere abitato.
Solo nel XIX secolo verrà restituito alla sua funzione di luogo di spettacolo.