Passeggiando per Aix-en-Provence
Aix-en-Provence, pur non avendo chiese o monumenti di particolare rilevanza, possiede un interessante complesso urbanistico del XVII e XVIII secolo che spazia dal barocco al neoclassico creato anche da architetti e scultori italiani, che vi facevano tappa nel loro viaggio verso la corte di Parigi.
Il suo corso principale, Cors Mirabeau, costruito nel 1600 sulle vestigia delle antiche mura romane, divide la città in due parti: è come un tunnel che si apre la strada tra i platani, su cui sorgono fontane e si affacciano caffè e palazzi ricchi di storia.
Luogo di passeggio per eccellenza, è sede di un allegro mercato che offre simpatici prodotti artigianali.
La Place de la Mairie è dominata dall’Hôtel de Ville (1655-1670), dalla Tour de l’Horloge -simbolo del potere comunale è sede di un orologio astronomico (1661) decorato da 4 statue in legno che simboleggiano le stagioni- e dalla fontana con al centro una colonna romana.
La cattedrale di Saint-Sauveur fu edificata, secondo la leggenda, su un tempio di Apollo. Ha subito continue evoluzioni dal V al XVIII secolo; esse si leggono innanzitutto sulla facciata, che presenta un portale romanico e uno gotico riccamente scolpito, ma anche l’interno unisce tre navate di stile diverso: romanico, gotico e barocco. Vi è conservato il pregevole trittico raffigurante il “Roveto Ardente” di Nicolas Forment (1476).
Il battistero di forma ottagonale si rifà ad elementi del V secolo, mentre il chiostro, edificato nel XII secolo presenta una sorprendente decorazione incredibilmente variata.
Ma è soprattutto nelle piazzette, per le strade in cui regnano il sole e l’arte, nei mercati in cui i profumi sono incredibilmente penetranti che si respira l’anima di questa cittadina dipinta dalla luce e scolpita dall’ombra.
Un commento
marco barsotti
Per certi versi parigino, per certi versi provenzale, questa citta’ ha un’atmosfera che forse solo le citta’ universitarie.
E che dire poi del chiostro che da solo ha richiesto una visita d 25 minuti ?