Gran Torino
Gran Torino: un film prodotto, girato ed interpretato da Clint Eastwood, un attore epico della storia del cinema arrivato ormai all’importante età di 79 anni.
Protagonista è un anziano pensionato, rimasto da poco vedovo, veterano di guerra, con un pregiudizio razziale inestirpabile e un’incapacità di interpretare e comprendere le nuove generazioni. Un uomo vissuto che ha commesso atti indescrivibili in guerra per il proprio paese e che si trova ora a disprezzare la mancanza di valori dei giovani e, come se non bastasse, a dover vivere in un quartiere popolato principalmente da famiglie asiatiche.
Partendo come un cammino iniziatico compiuto dal piccolo Thao, che riesce a trovare la sua strada imparando a muoversi tra i suoi sentimenti e quelli degli altri, la storia diventa un percorso di apprendimento per tutti i personaggi, per la giovane Sue, per l’acida nonna asiatica, e soprattutto per il vecchio Walt.
Il protagonista Walt Kowalski infatti impara -e ci insegna- che si può comunque individuare il bene e il male: ci racconta che non esistono le razze, ma esistono persone buone e persone cattive. Egli riesce, dopo anni di sofferenze e tormenti causati dagli orrori della guerra, a redimersi: prima prendendo le difese di persone che fino a quel momento era incapace di comprendere e alla fine in una palese dimostrazione di sacrificio e punizione del nemico in un modo completamente esente da violenza vendicativa.
Gran Torino è commovente, divertente, ironico e profondo; con grande semplicità questo regista riesce a far emozionare e a parlare di tematiche complicate come la guerra, il razzismo, la morte e il pregiudizio.
Un commento
marco(a)
SI, e a farci riflettere sulla vita prossima ventura in una società ormai totalmente multi-tutto, dove l’isolamento delle etnie, una nemica dell’altra, sembra incontrastabile….