Liberamente tratto da un racconto di F.S. Fitzgerald, il film, diretto da David Fincher, sviluppa l’idea di narrare una vita che dal punto di vista fisiologico proceda miracolosamente al contrario, mentre da quello psicologico, intellettivo e affettivo segua le tappe evolutive delle età dell’uomo.
Le vite dei due protagonisti percorrono una strada spesso comune, ma con sensi di marcia opposti, riuscendo ad intersecarsi in pochi istanti magici che danno un significato al loro girovagare quasi speculare. Lei prima, lui dopo lo sbocciare del loro amore, sembrano entrambi muoversi alla ricerca di un senso da dare ad una vita che troppo spesso segue le leggi di una cieca casualità.
sì è vero… anch’io oggi mi sono trovata a pensare a quella vita così anomala ma intensa; e a quell’amore impossibile ma incondizionato, che dopo mille giri torna a chiudere un cerchio che per uno strano gioco prospettico sembrava una spirale
3 commenti
marco(a)
ieri avevamo detto che “lascia poco”, eppure ci ripenso spesso…
anto
sì è vero… anch’io oggi mi sono trovata a pensare a quella vita così anomala ma intensa; e a quell’amore impossibile ma incondizionato, che dopo mille giri torna a chiudere un cerchio che per uno strano gioco prospettico sembrava una spirale
marco(a)
…quindi questo film:
1) Coinvolge profondamente mentre lo si vede
2) Lascia freddini quando lo si pensa, poco dopo averlo visto
3) Coinvolge profondamente dopo un po’ che lo si e’ vistio, anch’esso creando un cerchio che sembra spirale