Un quadro e un romanzo: le déjeuner des canotiers o della vita moderna
L’opera rappresenta alcuni grandi piaceri della vita: una bella giornata di sole, una gita sul fiume, la compagnia degli amici, cibo e buon vino. Non raffigura un evento particolare, ma celebra la vita moderna e le nuove realtà sociali della fine dell’ottocento.
Le Déjeuner des Canotiers presenta dimensioni molto maggiori rispetto a gran parte dei dipinti impressionisti e ha una composizione intricata e complessa, poiché racchiude così tanti ritratti di gruppo nello spazio ristretto di una veranda oltre a un opulenta natura morta e alcuni brani di paesaggio. Tuttavia per questo dipinto così ambizioso Renoir non ha eseguito studi preparatori. Anche se è probabile che abbia completato la tela in studio, pare che gran parte della lavorazione si sa svolta all’aperto a Chatou.
I personaggi, tutti giovani e attraenti, si intrattengono piacevolmente durante il pranzo al Restaurant Fournaise su un isolotto a Chatou. Sono una perfetta incarnazione della classe media emergente, che si gode quei piaceri un tempo riservati esclusivamente alla grande aristocrazia. I modelli che hanno posato per il dipinto erano tutti amici di Renoir, la sua fidanzata, Aline Charigot è ritratta in primo piano mentre gioca col cagnolino: Di fronte a lei un grande amico di Renoir, Gustave Caillebotte, pittore impressionista ma anche rematore e progettista di barche: L’uomo appoggiato alla ringhiera in abiti da canottiere è Alphonse Fournaise, figlio del ristoratore, mentre più in là sua sorella Alphonsine conversa con il barone Raoul Barbier. Di fronte al barone siede l’attrice Elen André con il bicchiere portato alla bocca. In fondo a destra L’amico di Renoir Paul Lhote, con un cappello di paglia, cinge alla vita Jeanne Samary, celebre attrice della Comédie Française, impegnata in una coversazione con Eugène Pierre Lestringue, funzionario del inistero degli interni, con la bombetta. In fondo a sinistra il personaggio con il cilindro è il finanziere Charles Ephrussi, che sta parlando con il poeta Jules Laforgue; la figura in primo piano è Angèle, attrice e modella e i piedi accanto a lei c’è il giornalista Maggiolo.
SUSAN VREELAND: LA VITA MODERNA
Il capolavoro di Renoir ispira e traccia la trama di questo romanzo di Susan Vreeland.
Sullo sfondo della Parigi di fine ‘800 anche la scrittrice dipinge la sua tela, disegnando uno a uno i caratteri dei personaggi ritratti da Renoir.
Ne esce uno splendido affresco dal quale emerge innanzitutto la figura del pittore, che concepisce l’idea di questo quadro per rispondere alla critica pungente di Zola, secondo il quale l’Impressionismo non aveva ancora creato un prodotto di grande genio.
Le déjeuner des canotiers dovrà quindi essere un quadro in grado di descrivere la vita moderna della Parigi di quegli anni, attraverso il nuovo linguaggio pittorico dell’Impressionismo.
Pennellata dopo pennellata assieme alla nascita del capolavoro, assistiamo al delinearsi delle figure che lo popolano: mano a mano che prendono vita sulla tela, i modelli, che sono tutti conoscenti di Auguste Renoir, i suoi amici di sempre, le sue amiche e le sue amanti, cominciano a muoversi anche nel romanzo, delineando, assieme alla poetica ottimista, piena di luce e di vita, dell’Impressionismo, anche la filosofia della vita moderna della Parigi di fine 800.
“Sdraiato a terra in una nuvola di vapore, tremante per lo spavento, sputò la sabbia che gli era entrata in bocca. A un tratto il suo sguardo fu attirato dallo scintillio della luce a pelo d’acqua. I colori… Com’erano diversi i colori da quell’angolatura… Il contrasto tra la cresta e il cavo delle onde appariva più pronunciato… verde cupo con macchie cangianti giallo-ocra nel cavo, e su ogni cresta lumeggiature argentee e luminose come non ne aveva mai viste. Mio Dio! Mostrare al mondo un simile spettacolo!”
7 commenti
loredana
che belli!!!!!!!!
anto
si davvero! La colazione dei canottieri ho avuto la fortuna di vederlo dal vero ad una mostra sui capolavori della Phillips Collection, a Rovereto; era il 2005 e mi ricordo ancora l’emozione… è una grande tela che emana la luce dal suo interno, in cui tutto sembra vibrare per la brezza che proviene dalla Senna! splendido!
Bello anche il romanzo della Vreeland che si ispira alla nascita di questo capolavoro… una specie di romanzo corale, come a più voci è il banchetto che sta avendo luogo nel dipinto di Renoir
ilaria
Io adoro gli Impressionisti! Uno dei ricordi più vivi che ho di Parigi è la visita al Museo d’Orsay, davvero carica d’emozioni che si susseguivano una dopo l’altra!
marco(a)
Bellssimi questi quadri, che riescono a trasmetterci lo sguardo dell’artista, scaldando i nostri cuori con la luce calda del sole e con i suoi riflessi…
anto
che meraviglia quel museo… l’ho visto tanti anni fa (mm.. sarebbe ora di tornarci!) ;)))
anto
…ecco appunto!!! ;)))
sì è incredibile, i tocchi di pennello sembrano vivere di vita propria dando origine a quelle scintille di luce che si muovono e fanno muovere i soggetti ritratti
il colore è il vero protagonista, ma è un colore visto con occhi diversi, un colore che sa attraversare i diversi materiali trasfigurandoli, un colore che vuole mostrarsi al mondo e mostrare del mondo lo spettacolo infinito!
Sarasx
quanti bei ricordi quel museo….era l’ultimo giorno che ero a Parigi, “distrutta” e tu tata sai bene perchè, ma nonostante tutto me lo sono stra-goduto!