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la danza della cicala

Qui di seguito due immagini tratte dagli spettacoli di danza contemporanea cui ho assistio nei giorni scorsi, nell’ambito della rassegna roveretana di cui vi ho già parlato. Il primo è Arresi alla notte della compagnia di Simona Bucci.
Vi sono stati dei momenti suggestivi e poetici di incontro di luce e corpi, come nell’immagine che segue.

Simona Bucci – Arresi alla notte
La seconda è tratta dallo spettacolo Les feuilles qui résistent au vent, della compagnia di Koffi Koko, un artista del Benin. Vi ho assistito ieri sera presso il teatro sociale di Trento ed è stato davvero emozionante. Meravigliosa nella sua semplicità la scenografia: un tappeto di sabbia bianca su cui si stagliavano le ombre dei ballerini e su cui rimanevano impresse come crateri, come dossi e come scie le tracce del loro passaggio. Unici altri elementi delle pertiche, sulle e grazie alle quali i danzatori eseguivano le loro evoluzioni, a volte anche piuttosto acrobatiche.

Coinvolgente la musica, eseguita dal vivo con strumenti tradizionali, scanditi da percussioni ora dolcemente ritmate, ora incalzanti.
Grandiosi gli interpreti, capaci di trasmettere coi movimenti del loro corpo  tutta la forza e la passione che abita nell’uomo.

Kofi Koko – Les feuilles qui résistent au vent

 

 

5 commenti

  • cristiana

    Ciao ! woww…chissà che emozioni !! anch’io una volta sono stata a bergamo al donizetti a vedere un gruppo di danza inglese (oh…mi sfugge il nome ! ): è stato bellissimo !!! che bella tutta quella sabbia……e chissà che fatica pulire!!! scusami ma è stato il secondo pensiero ! si si certo si saranno organizzati prima….. ma ogni tanto prevale la massaia che c’è in me !!!

  • anto

    ahahah!! hai colto nel segno!!! ho fatto lo stesso pensiero anch’io e alla fine dello spettacolo ho aspettato per vedere cosa facevano: hanno cominciato a spalarla con dei badili, ma hanno dovuto subito abbassare la cortina tagliafuoco del palcoscenico, perché comiciava a volare sabbia dappertutto!!!! :))) 

  • Giuly

    [ciò è buono]

    sono d’accordo…assistere a qualcosa fatto dal vivo è stupendo, riesce a trasmettere sempre qualcosa anche se alla fine non credi sia il tuo genere ne vale sempre la pena.

    Non vedo l’ora di andare al concerto,insieme ad una stelle sotto una coperta di stelle ad ascoltare la colonna sonora di un’emozione ;)